TEPIC (A. T., 148)
Capitale dello stato messicano di Nayarit; sorge nella valle del Mantatipac, sul versante esterno della Sierra Madre Occidentale, a 953 m. s. m. e a 849 km. da Città di Messico. Fu per lungo tempo un centro di scarsa importanza, noto tuttavia per il clima temperato e salubre e frequentato quindi come luogo di villeggiatura e sanatorio dagli abitanti delle infocate cittadine costiere. Il completamento della ferrovia del Sud-Pacifico e la sua congiunzione con Guadalajara e quindi con la capitale federale, e insieme l'elevazione a stato autonomo del vecchio territorio di Tepic, hanno contribuito allo sviluppo della cittadina, che è anche sede della diocesi dello stesso nome.
La popolazione nel 1930 era di 15.100 abitanti. Tra gli edifici pubblici meritano di essere ricordati la cattedrale, il tempio di Santa Cruz e il Palazzo del governo. L'attività economica è modesta e legata al commercio dei prodotti del suolo, mentre le industrie si riducono ad alcuni zuccherifici, a fabbriche di tessuti e a manifatture di tabacchi.