terapia occupazionale
Metodo curativo, indicato per malati psichici, disabili, invalidi e cronici, in cui l’agente terapeutico è costituito da un’attività lavorativa razionalmente ordinata. Nei malati di mente agisce quasi esclusivamente come psicoterapia: mantiene deste le attitudini sociali compromesse dalla malattia e, ancor più, dall’ostracismo che più o meno deliberatamente la società pronuncia contro questi malati; stimola le residue capacità psichiche dell’individuo e tende a limitare la perdita del contatto tra il soggetto e la realtà obiettiva. Nei disabili e negli invalidi agisce prevalentemente come fisioterapia, provocando la messa in opera di segmenti corporei minorati o addestrando segmenti che in condizioni normali non sarebbero utilizzati in quelle determinate prestazioni. Nei malati cronici tende a prevenire le sovrastrutture ipocondriache. La t. o. deve essere praticata in ambienti appositamente allestiti, negli ospedali e nelle istituzioni di assistenza sociale, con la guida di terapisti specializzati e sotto controllo medico.