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terbutalina

Dizionario di Medicina (2010)
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terbutalina


Farmaco broncodilatatore che agisce stimolando i recettori β2-adrenergici localizzati a livello bronchiale (agonista β2-adrenergico). Come la maggior parte dei farmaci broncodilatatori, la t. viene somministrata per lo più per via inalatoria nel trattamento farmacologico dell’asma e delle altre patologie ostruttive bronchiali, quale la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Indicazioni

Grazie alla rapida insorgenza d’azione (3÷5 minuti), la t. per via inalatoria trova indicazione come farmaco utilizzabile al bisogno nel caso in cui i sintomi non siano sufficientemente controllati dalla terapia fissa giornaliera. Per lo stesso motivo, la t. è particolarmente indicata come farmaco di primo soccorso in caso di crisi asmatiche acute, sia nell’adulto che nel bambino. Al contrario dei β2-agonisti a lunga durata d’azione (per es., formoterolo, salmeterolo), la scarsa durata d’azione della t. (circa 4÷6 ore) rende questo farmaco meno adatto per la terapia inalatoria di fondo delle patologie ostruttive bronchiali.

Prevenzione del broncospasmo indotto dall’esercizio

Analogamente ad altri β2-agonisti a rapida insorgenza d’azione (per es., salbutamolo), la t. per via inalatoria è utilizzata per la prevenzione dell’asma indotta dall’esercizio. Sia in soggetti asmatici che in soggetti senza una chiara evidenza di asma bronchiale, l’esecuzione di un esercizio fisico può scatenare o peggiorare una condizione di broncospasmo con comparsa di sintomi respiratori (tosse, sibili, dispnea, sensazione di costrizione al petto) e limitazione anche grave della performance sportiva. La somministrazione di un β2-agonista a rapida durata d’azione, circa 15 minuti prima di iniziare l’esercizio, è in grado di prevenire questo fenomeno. A differenza di altri farmaci β2-agonisti, previa richiesta e documentazione oggettiva di necessità, l’uso della t. per via inalatoria è permesso in atleti che partecipano a competizioni internazionali e alle Olimpiadi.

Effetti collaterali e precauzioni d’impiego

La t., soprattutto se somministrata per via inalatoria e alle dosi consigliate, causa raramente effetti indesiderati; tra questi, sono possibili tremore, tachicardia, crampi muscolari, insonnia, cefalea. Dato il suo effetto simpaticomimetico, la t. deve essere utilizzata con cautela nei soggetti affetti da cardiopatia ischemica, cardiopatia ipertrofica, diabete mellito e ipertiroidismo non controllato.

Vedi anche
tremore In medicina, successione di movimenti oscillatori più o meno rapidi e per lo più ritmici, involontari e spontanei, provocati da un alternarsi di contrazioni e di rilasciamenti muscolari, oppure da contrazioni alternative di gruppi muscolari antagonisti. Il tremore può interessare un singolo segmento ... crampo Contrattura transitoria, talora dolorosa, che compare in limitati gruppi muscolari per cause varie (stanchezza, posizione viziata, insufficiente irrorazione sanguigna per arteriopatie, ecc.). Se ne disinguono diversi tipi: il crampo da calore che si verifica nei minatori e, verosimilmente, è solo indirettamente ... asma Termine usato in passato per indicare qualsiasi forma di dispnea; attualmente designa invece alcune sindromi cliniche ben definite.  asma bronchiale Malattia infiammatoria cronica delle vie aeree, caratterizzata da un’aumentata risposta dell’albero bronchiale a stimoli di diversa natura. Clinicamente ... tachicardia Aumento di frequenza delle pulsazioni cardiache oltre limiti normali o abituali (➔ aritmia). Può verificarsi in condizioni fisiologiche (dietro sforzo, per emozioni, nella stazione eretta, durante la digestione, in gravidanza ecc.) o patologiche (da tossici esogeni o endogeni; da farmaci che eccitano ...
Tag
  • BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA
  • FARMACI BRONCODILATATORI
  • CARDIOPATIA ISCHEMICA
  • CRAMPI MUSCOLARI
  • IPERTIROIDISMO
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