TERINA (Τερῖνμα, Terina)
Colonia greca della Magna Grecia, fondata dai Crotoniati alla fine del sec. VI o al principio del V a. C.; quando essi, restaurata, dopo la rotta della Sagra, la loro vita politica e levatisi a nuova potenza, iniziarono la loro espansione nel Bruzio, sottraendolo all'influenza locrese (v. crotone). Il luogo dove la città sorse, non è ben identificato; però un indizio sicuro ci è fornito dal nome di Terineo che da essa prendeva il golfo, altrimenti chiamato Ipponiate o Lametino: onde si accetta in generale dai moderni l'ubicazione, già proposta da F. Lenormant, dall'antica Terina nelle vicinanze dell'odierna S. Eufemia Vecchia. Una tesi divergente è quella del Pais, il quale addita, come sito dell'antica città, il luogo, assai più nell'interno, dell'odierna Tiriolo, a 540 m. s. m.
Sulla storia della città si hanno scarsissime notizie: ma le sue splendide monete, che cominciano solo dopo qualche decennio dalla sua fondazione, attestano la grande floridezza da essa raggiunta nel corso del sec. V. Verso la fine di questo secolo fu forse in guerra con Turii; e, in seguito, fece parte di quella Lega Italiota, che combatté contro i Lucani e contro Dionisio di Siracusa (v. magna grecia): e sotto il predominio siracusano rimase finché, venuta meno la potenza di quei tiranni, cadde preda dei Bruzî (circa 350 a. C.). Passata poi sotto il dominio romano, fu distrutta da Annibale nel 203 a. C., né più risorse.
Bibl.: F. Lenormant, La Grande-Grèce, III, Parigi 1884, p. 75 segg.; A. W. Byvanck, De M. Graeciae historia antiquissima, L'Aia 1912, p. 117; H. Nissen, Italische Landeskunde, II, Berlino 1902, p. 930 seg.; E. Pais, Italia antica: Ricerche di storia e geografia storica, II, Bologna, 1922, p. 63 segg.; K. Regling, Terina, Progr., Berlino 1906; G. Giannelli, Culti e miti della Magna Grecia, Firenze 1924, pp. 197, 318; E. Ciaceri, Storia della Magna Grecia, I, 2a ed., Città di Castello 1928, p. 248 segg.