TERZA CONIUGAZIONE
La terza coniugazione comprende tutti i verbi il cui infinito termina in -ire.
Appartengono a questo gruppo molti verbi della IV coniugazione latina, e anche molti della II e della III, oltre a verbi di recente e nuova formazione.
• Molti verbi della III coniugazione, come capire, finire, guarire, punire, agire, costruire, ferire, finire, fornire, impedire, preferire, rapire, tradire, inseriscono l’➔interfisso -isc- tra la ➔radice e la ➔desinenza della 1a, 2a e 3a persone singolari e della 3a persona plurale del presente indicativo e congiuntivo
io capisco io guarisca
tu capisci tu guarisca
lui / lei capisce lui / lei guarisca
loro capiscono loro guariscano
Questi verbi inseriscono l’interfisso -isc- anche tra la radice e la desinenza della 2a persona singolare dell’imperativo
(tu) capisci!
(tu) finisci!
(tu) punisci!
• Alcuni verbi, come applaudire, mentire, inghiottire, assorbire, nutrire, ammettono sia la forma con l’infisso -isc-, sia quella senza
io mento / io mentisco
tu inghiotti / tu inghiottisci
•I verbi che terminano in -gnire, conservano di regola la i delle desinenze nella 1a persona plurale del presente indicativo e congiuntivo, e nella 2a persona plurale del congiuntivo presente. È diffusa anche la grafia senza -i, che, pur giustificata dal punto di vista della pronuncia, è sconsigliabile
lo stesso monarca dice noi vi insigniamo del Toson d’Oro o noi dichiariamo oggi guerra alla Ruritania (U. Eco, Kant e l’ornitorinco)
Anche noi insignamo così il nostro cannoniere di un titolo che ricorda il nostro più grande bomber (www.brembat.it)
• Il participio presente è formato in alcuni casi con la desinenza -ente
bollente
divertente
seguente
in altri, con la desinenza -iente
nutriente
obbediente
proveniente
In alcuni verbi, però, la t si trasforma in z
patire ▶ paziente
consentire ▶ consenziente.
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