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tesi

Dizionario di filosofia (2009)
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tesi


Dal lat. thesis, gr. ϑέσις («posizione, cosa che viene posta»), der. del tema di τίϑημι «porre, collocare». Proposizione di argomento filosofico, teologico, scientifico, o di natura teoretica in genere, che si enuncia e si discute per dimostrarne la verità rispetto a proposizioni contrarie. Il termine greco ϑέσις si riferisce originariamente a una situazione di dialogo tra due o più persone, in cui l’una «pone», «mette avanti» un’asserzione per difenderla contro le antitesi, cioè le controproposizioni, che possono essere avanzate dagli altri interlocutori (di qui poi anche il senso di t. come «tema» o «dissertazione», da sostenere in una discussione accademica, o universitaria). La t. si contrappone così, da un lato, all’antitesi (➔) e, dall’altro, all’ipotesi (➔). Inizialmente non connesso con il binomio della t. e dell’antitesi è invece il concetto della sintesi (➔). Soltanto quando, più tardi (e principalmente con Kant), il binomio della t. e dell’antitesi si presenterà nell’aspetto dell’antinomia (➔), sorgerà il problema del superamento di quest’ultima attraverso la sintesi dialettica della t. e dell’antitesi. La t. diventa così la forma tipica del pensiero che ‘si pone’, per poi contrapporsi e superarsi: di qui il motivo del ‘porsi’, come funzione caratteristica dello spirito, che per opera di Fichte e Hegel influirà a lungo sull’idealismo posteriore.

Vedi anche
scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati. ● In particolare, la scienza moderna rappresenta l’insieme delle conoscenze quale si è configurato nella sua ... dimostrazione filosofia Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato. ● La nozione di dimostrazione venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma speciale di sillogismo che deduce una conclusione da principi primi e veri, distinta ... lògica matemàtica lògica matemàtica Branca della logica, che utilizza un linguaggio simbolico e adotta un sistema di calcolo di tipo algebrico per esaminare le espressioni di un discorso deduttivo. Queste ultime possono essere considerate formalmente come oggetti grafici combinabili tra loro (sintassi) o in relazione ... Zenóne di Elea Zenóne di Elea. - Pensatore greco (sec. 5º a. C.). Scolaro di Parmenide, fu uno dei principali rappresentanti della scuola eleatica. Una testimonianza del suo pensiero è presente nel Parmenide di Platone. Vita e pensiero. Secondo Apollodoro la sua acme cadrebbe tra il 464 e il 460 a. C.; egli sarebbe ...
Altri risultati per tesi
  • tesi
    Enciclopedia della Matematica (2013)
    tesi nell’enunciato di un → teorema espresso in forma di implicazione del tipo «se A allora B», indica il conseguente B dell’implicazione (mentre l’antecedente è detto ipotesi). Per esempio, nell’enunciato del teorema «se un quadrilatero Q è inscrivibile in una circonferenza, allora Q ha gli angoli ...
  • tesi
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    tèsi [Der. del lat. thesis, dal gr. thésis "posizione, cosa che viene posta", da títhemi "porre, collocare"] [ALG] [ANM] T. di un teorema: la proposizione che il teorema tende a dimostrare, a cui si perviene attraverso una catena di deduzioni, partendo da un'altra proposizione che si suppone valida ...
Vocabolario
tèṡi
tesi tèṡi s. f. [dal lat. thesis, gr. ϑέσις (propr. «posizione, cosa che viene posta»), der. del tema di τίϑημι «porre, collocare»]. – 1. a. Proposizione di argomento filosofico, teologico, scientifico, o attinente a un problema di critica...
avvocato
avvocato s. m. (f. -éssa o -a) [dal lat. advocatus, propr. part. pass. di advocare «chiamare presso», nel lat. imperiale «chiamare a propria difesa», e con uso assol. «assumere un avvocato»]. – 1. Professionista forense che assiste la parte...
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