TESTI, Carlo, conte
Nato a Modena nel 1763; morto ivi nel 1848. Viaggiò a lungo l'Europa e nell'ottobre 1796 entrò nella vita politica come membro del governo provvisorio incaricato di reggere Modena dopo la fuga del duca; e in tale qualità, nel dicembre, partecipò a un congresso a Bologna insieme con i rappresentanti delle città cispadane, coi quali fu in missione a Milano presso Bonaparte. Nominato ministro degli Esteri della Cisalpina (30 giugno 1797), un decreto del governo francese lo portò più tardi (16 aprile 1798) membro del Direttorio cisalpino, carica che tenne fino al colpo di stato Trouvé. Ritiratosi a vita privata, durante la Reazione andò profugo in Francia e firmò la famosa petizione scritta da Carlo Botta. Rappresentante del Panaro ai comizî di Lione, vi ebbe parte notevolissima come membro della Commissione dei Trenta. Membro del collegio dei Proprietarî e del Consiglio Legislativo (26 gennaio 1802), fino al 1814 resse la divisione del Ministero degli esteri, con sede a Milano, sotto la dipendenza del Marescalchi, residente a Parigi. Commendatore della Corona di Ferro (1° maggio 1806), senatore del regno d'Italia (febbraio 1809), perse l'unico figlio nella campagna di Russia. Ebbe gran parte negli avvenimenti del 1814 in Milano e si adoperò perché il Regno d'Italia fosse conservato. Dopo la caduta del regno sí ritirò a vita privata. Gli si rimprovera una estrema prudenza personale.
Bibl.: T. Casini, Ritratti e studî moderni, Roma 1914; A. Pingaud, Les hommes d'État de la République Italienne, Parigi 1914; U. da Como, I comizi nazionali di Lione, Bologna 1935.