TETIDE (Θέτις Theth)
Tetide è la nota figura mitologica greca, immortalata dall'Iliade. Era una delle 50 figlie di Nereo, la più esimia, anzi, delle Nereidi. La sua bellezza fece invaghire di lei lo stesso Zeus; ma essa preferì sposare Peleo, per non fare del male al padre degli dei, avendo un oracolo predetto che il figlio nato da lei sarebbe divenuto più grande del padre.
Peleo dové però guadagnarne il possesso, lottando prima con essa, abile a trasformarsi in varie guise, specialmente in leone e in serpente. Celebrato splendidamente il matrimonio, con l'intervento di tutti gli dei, ne nacque presto il figlio Achille. Aveva questi nove anni, quando il vate Calcante profetizzò che non si sarebbe potuto prendere Troia senza il suo intervento: e poiché T. sapeva che il figlio suo in quella guerra avrebbe trovato la morte, lo sottrasse al pericolo vestendolo da donna e inviandolo segretamente a Sciro, in casa delle figlie del re Licomede. Dopo che Achille fu scoperto e costretto ad associarsi con gli altri principi achei all'impresa, è noto di quante cure materne T. lo fece oggetto, partecipando a tutte le sue gioie e ai suoi dolori, alla sua collera, al suo sdegno, e fornendogli le armi per vendicare la morte di Patroclo contro il suo uccisore Ettore. Morto Achille - com'essa del resto ben sapeva e come a lui stesso aveva annunziato - poco dopo la sua vittoria sul duce nemico, T. continuò a prodigare le stesse cure al nipote Neottolemo.
Come divinità marina, T. ha parte nei miti di altre divinità: essa, insieme con Eurinome, aveva accolto Efesto, gettato giù dal cielo e caduto in mare; da lei fu pure protetto Dioniso, che fuggiva le ire di Licurgo; essa guidò gli Argonauti, fra i quali si trovava Peleo, attraverso le insidie e i mostri del mare; a Teseo, saltato in mare per raccogliere l'anello di Minosse, T. donò la corona che essa aveva ricevuto da Afrodite come regalo di nozze (cui la versione più comune sostituisce peraltro Anfitrite).
Sede principale del suo culto era la Tessaglia. La figura di T. comparisce molto spesso nell'arte, quasi sempre nelle figurazioni relative ai miti di Achille, di Peleo e di Teseo. Famosa è la rappresentazione delle nozze di Peleo e T. sul vaso François e la lotta di Peleo con la futura sua sposa in una tazza a figure rosse da Vulci.
Diversa da T. è Teti (Τηϑύς), moglie di Oceano e personificazione dell'umidità che tutto pervade e nutre.
Bibl.: O. Gruppe, Griech. Mythologie und Religionsgeschichte, Monaco 1906, passim; O. Höfer, in Roscher, Lexicon der griech. und röm. Mythologie, V, coll. 785 segg. e 394 segg.