TEUCRIO (lat. scient. Teucrium)
Genere della famiglia Labiate (Linneo, 1735) con circa 100 specie delle regioni temperate e calde dell'Eurasia, molte della regione mediterranea, poche delle Canarie e Madera, pochissime americane e tropicali. Sono erbe e frutici aromatici di svariatissimo aspetto, con foglie di solito crenate, opposto-decussate, fiori di vario colore, privi del labbro corollino superiore disposti in verticillastri ora molto depauperati e distanziati, ora in spicastri interrotti o anche in capolini.
G. Bentham ha suddiviso il genere in 10 sezioni, sei delle quali hanno rappresentanti anche in Italia dove complessivamente abitano 15 specie. Di queste le più comuni sono il T. chamaedris L. (volg. querciola); il T. scorodonia L., frequente nei boschi delle zone submontana e montana, il T. poliunt L., largamente diffuso lungo i litorali, il T. flavum L. e fruticans L. che entrano a far parte della macchia mediterranea, di cui è pure componente il T. marum L. limitato all'arcipelago corso-sardo ed a quello toscano. Nei luoghi umidi è frequente il T. scordium L., che è vicariato nei territorî circummediterranei dalla razza scordioides.
Tutti i Teucrium sono ricchi di sostanze aromatiche ed erano usati come tonici, stimolanti e astringenti, ma la loro fama terapeutica è venuta scemando, fatta eccezione di T. chamaedrys che si raccoglie spontaneo e di T. polium che fuori d'Italia si coltiva: esso aveva accreditato la leggenda riferita anche da Plinio della versicolorità dei suoi fiori che si spiega con la presenza di forme o razze della specie a colorazioni diverse. Il T. marum ebbe in passato importanza contro i disturbi stomacali, renali, vescicali e uterini ed era noto sotto il nome di Herba mari veri. Alcune specie nostrane ed esotiche si coltivano per ornamento.