Teucro
Personaggio della mitologia greca. Secondo le notizie fornite da Servio (ad Aen. III 108-109 " Teucrus Rhoeticas primum est advectus in oras / optavitque locum regno ") si troverebbe documentata in Virgilio la versione mitica che - di contro ad altre molto diverse - faceva di T. un nobile Cretese, figlio di Scamandro e della ninfa Idea.
Abbandonata assieme al padre l'isola di Creta a causa di una carestia, T. avrebbe raggiunto la Frigia e fissato qui la sua sede, dopo aver sposato la figlia di Dardano, Arisbe; in tal modo sarebbe divenuto eponimo degli abitatori del luogo, da lui chiamati Teucri (come alternativa agli altri nomi usati per designarli: Dardanidi, dal capostipite, o più comunemente Troiani, da uno dei discendenti della famiglia, Tros).
Il nome del personaggio compare in Mn II VIII 11, nel contesto di tre versi virgiliani (Aen. I 234-236 Certe hinc Romanos olim volventibus annis / hinc fore ductores, revocato a sanguine Teucri, / qui mare, qui terras omni ditione tenerent) che D. riporta, accanto ad altri passi di poesia latina, come testimonianza della sua asserzione che l'impero di Roma sul mondo era stato voluto da Dio: dal rinnovato sangue di T., ossia dalla stirpe troiana - stando alle parole di Virgilio - sarebbero nati fatalmente i Romani, futuri dominatori del mare e della terra.