TEUCRO (Τεῦκρος, Teucer)
Eroe egineta della dinastia degli Eacidi, figlio di Telamone e fratello di Aiace. T. è peraltro un illegittimo, nato dalla principessa troiana Esione liberata dal mostro marino appunto da Telamon e da Eracle: e indubbiamente il nome sta a richiamare la patria della madre e insieme l'omonimo antenato della dinastia di Ilio.
Il carattere e il destino di T. appaiono segnati dal fatto che egli è un figlio naturale, con meno diritti e con meno qualità fisiche e guerriere che il maggior fratello Aiace, a cui del resto egli sarà sempre devotissimo. Di conseguenza l'immagine visiva più vivida che rimane di lui dall'Iliade e che passa in seguito nella tradizione figurata è quella del fratello minore, il piccolo arciere inginocchiato che combatte protetto dal grande scudo del gigantesco Aiace. Questo preciso motivo iconografico s'incontra peraltro solo in tarde gemme e nella Tabula Iliaca Capitolina. Tuttavia già nelle immagini più antiche, innanzi tutto un pinax corinzio della metà del VI sec. a. C. raffigurante l'aristeia di Diomede, T. figura nel contesto della battaglia inginocchiato e con l'arco teso presso Atena. Così ritorna in alcune figurazioni anonime di battaglie come nell'anfora a figure nere di Monaco o nella coppa ugualmente a figure nere con Achille e Memnone. È ugualmente presumibile che una notevole serie di anonime scene di congedo di cui i protagonisti sono un oplita e un arciere accoppiati siano da riferire alla partenza di Aiace e di Teucro. Le non numerose figurazioni sicure, ad esempio la coppa di Oltos (British Museum E 16) in cui Aiace solo è indicato con il nome, sono peraltro di diverso impianto. In questa ultima T. è forse il guerriero lontano dal centro presso il carro. Nella nota anfora assegnata al Gruppo di Polygnotos, un tempo Gargiulo, con i nomi scambiati T., a cui è riservato il nome di Telamone dovuto invece al vecchio re contristato, indossa il petaso e la clamide alla maniera dei giovani eroi in cerca di avventure in contrasto alla greve armatura di Aiace (v. anche telamone).
Pausania (i, 25, 8) menziona la presenza di T. in un gruppo bronzo dell'Acropoli figurante il cavallo di Troia e in cui apparentemente veniva fatta gran parte agli eroi attici Acamante e Demofonte. Ugualmente T. è da identificare nell'arciere contrapposto a Paride nel frontone occidentale di Egina. È anche stato suggerito che la splendida statua cipriota di arciere inginocchiato passata dalla Collezione Cesnola al Metropolitan Museum abbia dovuto rappresentare T. che, esiliato da Egina, è anche considerato un colonizzatore illustre di Cipro.
Monumenti considerati. - Pinax corinzio: Ant. Denkmäl., i, tav. 7, 16. Anfora di Monaco a figure nere: O. Jahn, in Ber. Sächs. Gesellschaft, 53. Coppa a figure nere con Achille e Memnone: Arch. Zeit., IX, 1851, tav. 34. Anfora del Gruppo di Polygnotos: Roscher, V, c. 235; 422.
Bibl.: J. Schmidt, in Roscher, V, 1916-24, c. 407 ss., s. v. Teukros; F. Schwenn, in Pauly-Wissowa, V A, 1934, c. 1123-31, s. v. Teukros, n. 2. Per le gemme: A. Furtwängler, Gemmen, n. 9615.