TEUKROS (Τεῦκρος, Teucer)
Incisore greco attivo nella seconda metà del I sec. a. C.
È ricordato da Plinio come uno degli ultimi cultori dell'arte del cesello, i cui prodotti erano già consunti e stimati per l'età ai suoi giorni (Nat. hist., xxxiii, 157: Teucer crustarius); la notizia di Plinio consente d'inserire l'attività di T. al tempo di Augusto, nel momento di maggior fortuna della toreutica greca in Roma, e suggerisce di identificare il nostro con l'omonimo incisore di gemme noto dalla firma su di una ametista del Museo Archeologico di Firenze. Questa rappresenta Eracle seduto su di una roccia che attira a sé una donna, da interpretare come Jole; la composizione eseguita con figure ricorrenti nella glittica della prima età imperiale, sembra essere stata elaborata, per una certa eleganza accademica, da un artista neoattico.
Bibl.: A. Furtwängler, in Jahrbuch, III, 1888, p. 323, tav. X, 3 (= Kleine Schriften, II, p. 245, tav. XXVII, 13); id., Gemmen, I, tav. XL, 25; II, p. 238; III, p. 358; J. Sieveking, in Pauly-Wissowa, V A, 1934, c. 1134, s. v.; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXXII, 1938, p. 569, s. v.; G. M. A. Richter, Catalogue of Engraved Gems, Metropolitan Museum of Art, New York, Roma 1956, p. XLI.