TEUTONICI
L'Ordine teutonico (Ospedale di S. Maria dei Teutonici) fu fondato ad Acri durante la terza crociata (1189-1192) dai mercanti di Brema e di Lubecca come congregazione assistenziale; secondo alcuni storici esso derivava da un ospedale germanico documentato nella prima metà del XII sec. a Gerusalemme. Nel 1196 ottenne da papa Celestino III la protezione della Sede Apostolica e, nell'anno successivo, fu dotato dall'imperatore Enrico VI di possedimenti e diritti in Puglia e in Sicilia. Con lo scopo di rafforzare la difesa degli stati 'latini' d'Oriente e di dare un inquadramento istituzionale alla presenza germanica nel Mediterraneo, fra il settembre del 1197 e il febbraio del 1198 fu trasformato in un Ordine religioso militare con sede ad Acri e riconosciuto come tale da papa Innocenzo III il 19 febbraio 1199.
Ebbe una propria Regola che in buona parte riprese quella templare e giovannita, evidenziando la sua importanza nella difesa armata della fede e nell'ambito assistenziale. Durante i primi dieci anni della sua esistenza l'Ordine teutonico creò le sue strutture gerarchiche e diede inizio a una rapida diffusione in Terrasanta, nell'Italia meridionale e nell'Impero germanico. Nel 1209, al termine del conflitto con papa Innocenzo III, insorto a causa del sostegno accordato dall'Ordine agli avversari di Federico II in Sicilia, in particolare a Guglielmo Capparone (v.), l'Ospedale di S. Maria accrebbe notevolmente il suo potere politico ed economico, grazie soprattutto alle attività del suo Gran Maestro Ermanno di Salza (v.). Per i Teutonici, Salza ottenne da Federico II (1217) e da papa Onorio III (1220) l'uguaglianza giuridica con i Templari (v.) e gli Ospitalieri (v.) e, sotto la sua guida, l'Ordine teutonico divenne definitivamente il terzo grande Ordine religioso-militare del Medioevo. Già nel 1216, i Teutonici si erano alleati in Germania con Federico II, cosicché si assicurarono la protezione del sovrano e, a partire dalla quinta crociata (1218-1222), furono titolari di una serie di privilegi pontifici che determinarono la loro diretta dipendenza dalla Sede Apostolica. Di conseguenza, Ermanno di Salza e i suoi confrati assunsero il ruolo di intermediari fra i due massimi poteri, quello spirituale e quello temporale. Il Gran Maestro fu uno dei promotori degli accordi conclusi nel 1225 fra Onorio III e Federico II per preparare una crociata comune (v. San Germano [1225], Dieta di); Ermanno, dopo la crociata di Federico II (1228-1229) alla quale aveva fornito appoggio militare e diplomatico, contribuì alla stesura del trattato di pace di San Germano (1230; v.) che mise fine al conflitto fra l'imperatore e papa Gregorio IX. In seguito, l'Ordine teutonico partecipò alle conquiste effettuate da Federico II nella parte centrosettentrionale della penisola italiana, prendendo le distanze dalla politica degli Hohenstaufen solo dopo il 1239, anno della morte di Ermanno di Salza e della seconda scomunica dell'imperatore. Fra il 1240 e il 1250, i Teutonici entrarono alcune volte in conflitto con Federico II a causa del sostegno da loro accordato al suo avversario, il re Guglielmo d'Olanda, e a causa dei loro stretti rapporti con il papato.
All'epoca di Ermanno di Salza ebbe inizio l'espansione dei Teutonici nel Nord-Est europeo. In Oriente, l'Ordine possedeva già numerosi terreni e fortificazioni ad Acri, Tiro e Cesarea e un nucleo patrimoniale di notevole importanza intorno al Castellum Regis (zona ubicata a nord-est di Acri); il centro del suo potere era, a partire dal terzo e quarto decennio del XIII sec., il castello di Montfort. Tuttavia, la concorrenza dei Templari e degli Ospitalieri limitò le possibilità di espansione del nuovo Ordine in queste regioni, inducendo Ermanno di Salza a tentare la creazione di un'area teutonica autonoma in Transilvania, nel 1211, iniziativa che non ebbe esiti positivi a causa dei conflitti sorti con la Corona ungherese. Nel 1225, il duca Corrado di Masovia cercò l'aiuto dei Teutonici per proteggere il suo stato contro gli attacchi dei prussi, rinnovando la sua richiesta nel 1230 e offrendo, in cambio del loro sostegno, importanti concessioni territoriali nelle zone che l'Ordine avrebbe conquistato in battaglia. Allo stesso tempo, probabilmente all'inizio del quarto decennio del XIII sec., Federico II con la cosiddetta "Bolla Dorata di Rimini" concesse ai Teutonici nelle terre loro promesse dal duca di Masovia lo status di vassallo autonomo dell'imperatore. Incoraggiati da queste premesse diplomatiche, fra il 1230 e il 1254, i Teutonici conquistarono le terre dei prussi pagani, concludendo con questi ultimi la pace di Christburg nel 1249, ma dovettero lottare fino al 1283 contro le insurrezioni delle popolazioni sottomesse. Nel 1237, l'Ordine teutonico assorbì i Portaspada di Livonia (Fratres Militie Christi) che erano stati sconfitti un anno prima dai lituani, stanziandosi in questo modo anche in Livonia. La presenza dei Teutonici in questa regione fu notevolmente rafforzata nel 1346 quando comprarono dalla Corona danese il ducato di Estonia (corrispondente alla parte settentrionale dell'odierna Repubblica d'Estonia).
Invece, in Terrasanta, i Teutonici subirono ripetute sconfitte a opera dei musulmani (ad esempio, nel 1271 persero il castello di Montfort), che si impossessarono definitivamente dei loro territori con la conquista di Acri avvenuta nel maggio del 1291.
Il capitolo generale e il Gran Maestro si trasferirono prima a Venezia e, in seguito, nel 1309, a Marienburg in Prussia. Questa decisione, cui si giunse dopo lunghi dibattiti, cambiò la dislocazione geografica delle strutture dell'Ordine teutonico che si suddivisero adesso in tre aree principali. La sede del capitolo generale, in Prussia, formò uno stato territoriale abbastanza omogeneo, con un'amministrazione centrale efficace per il suo tempo. Colonizzata dalle popolazioni germaniche in seguito alla sua conquista, la Prussia subì l'influenza delle attività della Lega anseatica, divenendo sia dal punto di vista agricolo che commerciale una potenza economica. Allo stesso tempo, la necessità dei Teutonici di creare un legame terrestre fra la Prussia e la Livonia diede origine a una lunga guerra fra l'Ordine e il principato di Lituania che si protrasse fino al XV sec. e fu condotta per lo più tramite ripetute incursioni effettuate dai cavalieri e dai crociati europei in suolo lituano.
In Livonia, l'Ordine teutonico assunse caratteristiche specifiche: il cosiddetto Ordine di Livonia ebbe un maestro regionale che risiedeva a Riga e nel castello della vicina Cesis. In questa zona, i Teutonici non ebbero mai l'autorità e il sostegno di cui godettero in Prussia, condividendo il potere con i principi-vescovi e con le città anseatiche della regione. Anche qui, la storia dell'Ordine fu segnata dalle lotte contro i lituani, che in diverse occasioni sconfissero l'esercito teutonico (ad esempio, nella battaglia di Durbe nel 1260), a cui si aggiunsero le battaglie periodiche condotte contro i principati russi di Novgorod e di Pskov e non poche guerre civili fra le potenze locali.
Il terzo ramo dell'Ordine teutonico, conosciuto con il nome di Deutschmeistertum (dominio del 'maestro di Germania'), ebbe i suoi centri più importanti in Assia e in Franconia, ma fu presente in tutte le zone occidentali e centrali dell'Impero e anche nel Regno di Francia. Nella seconda metà del XIV sec., i superiori di questo ramo si riappropriarono delle antiche province dell'Ordine nel Mediterraneo: la Romania (nel Peloponneso), la Sicilia, la Puglia (con possedimenti anche in Basilicata e Campania) e la Lombardia (provincia che, in realtà, raggruppava i possedimenti dell'Ordine in Friuli, Veneto, Emilia, Romagna e Toscana).
L'Ordine teutonico ebbe diverse categorie di frati: innanzitutto i frati-cavalieri (che, a partire dal XIV sec., generalmente erano di origine nobile) e frati-preti, ai quali in seguito si aggiunsero diversi tipi di frati associati e confrati laici (a queste ultime categorie è riconducibile anche un ramo femminile dell'Ordine composto da suore). Esso era governato da un Maestro, detto "Gran Maestro" o "Alto Maestro" (ted. Hochmeister), e da un capitolo generale; essi impartivano ordini a una serie di grandi ufficiali, quali il maresciallo, "l'ospitalario", il dapifer e il tesoriere, e anche al procuratore generale che rappresentò i Teutonici presso la Corte pontificia. I tre rami geografici dell'Ordine facevano capo ai maestri locali; questo schema fu adottato anche all'interno delle province dell'Ordine, dette "ballivie" (lat. ballivia, ted. Ballei), divise in commende locali.
L'esistenza dell'Ordine teutonico cambiò radicalmente con la sconfitta subita nel 1410 nella battaglia di Tannenberg (Grünwald per i polacchi e Zalgiris per i lituani) contro l'esercito riunito da Jagellone, principe di Lituania che, nel 1386, era diventato re di Polonia (Ladislao II). La sconfitta del 1410 e la successiva guerra fra l'Ordine e le città della Prussia (1454-1466) indebolirono l'autorità del Gran Maestro e dell'intero Ordine. Durante la seconda metà del XV sec., quest'ultimo perse quasi tutti i suoi possedimenti nel Mediterraneo, mentre la Riforma luterana mise fine alla sua presenza in molte zone della Germania che aderirono alla religione protestante. Lo stesso Gran Maestro dell'Ordine teutonico, il conte Alberto di Brandeburgo, aderì alla Riforma e trasformò la Prussia in un ducato laico. Allo stesso modo, in Livonia il maestro regionale Gott-hard Kettler creò nel 1561 il ducato di Curlandia. Tuttavia, questi eventi non determinarono la fine dell'Ordine teutonico e l'incarico di Gran Maestro nel 1526 passò al superiore del ramo germanico. In seguito, l'Ordine esercitò un ruolo storico importante al servizio degli Asburgo d'Austria e trasferì il suo centro a Vienna.
Nel 1839, con una nuova Regola, l'Ordine teutonico divenne una congregazione religiosa assistenziale, abbandonando la sua vocazione militare. Tale trasformazione fu confermata nel 1929 da papa Pio XI. Soppresso durante il nazismo, fu ricostituito a Vienna nel 1945.
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