THAON DI REVEL, Paolo Camillo
– Nacque a Torino il 10 giugno 1859 dal conte Ottavio (v. la voce in questo Dizionario) e da Carolina de Regard de Clermont de Vars, di antica nobiltà sabauda, che Ottavio aveva sposato in terze nozze dopo essere rimasto per due volte vedovo.
Dal 1° luglio 1873 fu allievo per un paio di anni della Regia scuola di Marina di Napoli e per i successivi due di quella di Genova; compiuti i previsti periodi di istruzioni a terra e di imbarchi addestrativi, il 1° dicembre 1877 ebbe il grado di guardiamarina nel corpo dello stato maggiore generale.
La prima destinazione di servizio fu sull’ariete corazzato Affondatore, al quale seguirono la fregata corazzata Principe Amedeo e la corvetta Garibaldi. A bordo di quest’ultima unità ebbe modo di effettuare, fra l’aprile del 1879 e l’agosto del 1882, la circumnavigazione del globo, proteggendo le comunità italiane nell’America Meridionale durante la guerra del Pacifico e concorrendo alla riapertura del Canale di Suez alla navigazione internazionale dopo la rivolta xenofoba di Ahmad ‘Urabi pasha.
Durante tale crociera, il 1° luglio 1880 Thaon di Revel fu promosso sottotenente di vascello e, rientrato in Italia, il 20 novembre 1882 fu imbarcato sulla pirofregata corazzata Venezia. Il 1° giugno 1884 divenne ufficiale d’ordinanza effettivo del principe Eugenio di Savoia Carignano e così poté risiedere a Torino e riallacciare i rapporti sociali.
Il 1° gennaio 1886 ebbe il grado di tenente di vascello e il 3 luglio 1888 riprese il periodo degli imbarchi. Il 13 maggio 1892 ebbe il suo primo comando, quello del rimorchiatore Atlante, e il 21 aprile 1893 quello della torpediniera Sparviero, con la quale ebbe modo di mostrare le sue elevate attitudini manovriere.
Il 6 febbraio 1894 divenne comandante della goletta Palinuro, con la quale compì due campagne a vela con gli allievi della Scuola mozzi, una nel Mediterraneo e l’altra nell’Atlantico giungendo fino alle Azzorre. Durante tali navigazioni manifestò propensione all’insegnamento e, dopo altri imbarchi e la promozione a capitano di corvetta, il 1° maggio 1895, il 16 agosto 1896 fu nominato aiutante di campo effettivo del re Umberto I.
Il 5 maggio 1898 sposò Irene Martini di Cigala, che gli avrebbe dato due figlie: Giovanna nel 1899, deceduta in giovane età, e Clorinda nel 1905, che avrebbe sposato nel 1941 un ufficiale della Regia marina, Mariano Imperiali dei principi di Francavilla.
Il 1° gennaio 1900 ebbe il grado di capitano di fregata e il successivo 19 agosto fu confermato aiutante di campo effettivo del nuovo monarca Vittorio Emanuele III per poi ricominciare a imbarcarsi.
Divenne capitano di vascello il 1° marzo 1904; il 10 agosto seguente ebbe il comando della Regia scuola macchinisti di Venezia e dall’11 novembre 1905 quello della Regia accademia navale di Livorno. Il 27 novembre 1907 divenne comandante della nave da battaglia Vittorio Emanuele e prese parte all’opera di soccorso delle popolazioni coinvolte nel terremoto di Messina del 28 dicembre 1908. Il 16 aprile 1910 fu promosso contrammiraglio e quell’anno presiedette la Commissione ministeriale per il riordinamento degli studi negli istituti d’istruzione della Regia marina.
Dal 1° febbraio 1911 per otto mesi Thaon di Revel fu di nuovo aiutante di campo generale effettivo del re, per poi divenirlo onorario e ottenere il comando della 2ª divisione della 2ª squadra navale, con la quale prese parte alla guerra di Libia segnalandosi nel cannoneggiamento delle fortificazioni ottomane di Tripoli, dell’imboccatura dei Dardanelli e per aver affondato due navi avversarie a Beirut. Dal 1° ottobre 1912 fino all’11 marzo 1913 fu ispettore delle siluranti; il 1° aprile seguente fu nominato capo di stato maggiore della marina e tre mesi dopo divenne viceammiraglio. In tale incarico si impegnò per creare l’Aviazione di marina e, con l’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra, entrò in contrasto con il viceammiraglio Luigi Amedeo di Savoia duca degli Abruzzi, comandante dell’Armata navale, per la condotta del conflitto in Adriatico in quanto preferiva impiegare naviglio sottile, motosiluranti e treni armati. Pertanto Thaon di Revel presentò le dimissioni e il 12 ottobre 1915 ebbe il comando del Dipartimento marittimo e della piazza marittima di Venezia.
L’andamento della guerra dimostrò che le sue idee erano valide e il 9 febbraio 1917 tornò a essere capo di stato maggiore della marina, carica alla quale fu aggiunta quella di comandante in capo delle forze navali mobilitate. Poté così far sviluppare i mezzi d’assalto per condurre la cosiddetta guerra in porto e creò l’Ispettorato per la difesa del traffico marittimo nazionale per meglio proteggere i mercantili dall’insidia dei sommergibili avversari.
Il 23 febbraio 1917 divenne senatore e il 6 novembre 1918 fu promosso ammiraglio per merito di guerra; dal 24 novembre 1919 al 30 maggio 1920 fu ispettore generale della Regia marina, poi presidente del Comitato ammiragli e per un paio di anni anche presidente della Società geografica italiana.
Fu ministro della Marina nel primo governo Mussolini dal 31 ottobre 1922 come uomo di fiducia del re e si batté per avere più fondi, così da programmare uno sviluppo equilibrato della Forza armata e ricominciare le grandi manovre a partiti contrapposti; fu contrario all’abolizione dell’Aviazione di marina, i cui uomini e mezzi sarebbero confluiti nella nuova Regia aeronautica, e all’irrigidimento durante la ‘crisi di Corfù’ nell’estate del 1923, che avrebbe potuto portare a un conflitto contro la Gran Bretagna.
Il 24 maggio 1924 il re gli conferì il titolo di duca (al quale l’11 gennaio 1940 sarebbe stato aggiunto il predicato ‘del Mare’) e il 4 novembre seguente lo nominò grande ammiraglio.
Thaon di Revel lasciò l’incarico di ministro il 9 maggio 1925 in quanto non concordò con una riforma voluta da Benito Mussolini con cui fu istituita la carica di capo di stato maggiore generale, che sarebbe stata sempre assegnata a un ufficiale del Regio esercito. Continuò tuttavia a mantenere un proprio ufficio all’interno del ministero della Marina e a seguire le vicende che interessavano la Forza armata; nel 1932 divenne primo segretario del re per il Gran magistero dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e cancelliere dell’Ordine della Corona d’Italia.
Il 28 luglio 1943, in seguito alla caduta del fascismo, fu nominato presidente del Senato e al momento della proclamazione dell’armistizio concorse a mantenere unita gran parte della Regia marina e a farle eseguire gli ordini del re.
Durante l’occupazione tedesca di Roma si rifugiò in Vaticano e dopo la liberazione della capitale fu indagato per l’applicazione del provvedimento di decadenza dal Senato.
Scagionato da qualsiasi addebito fu confermato nella carica di senatore.
Morì a Roma il 24 marzo 1948.
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