The General
(USA 1926, 1927, Come vinsi la guerra, bianco e nero, 77m a 22 fps); regia: Buster Keaton, Clyde Bruckman; produzione: Buster Keaton Productions/Joseph M. Schenck per United Artists; soggetto: Buster Keaton, Clyde Bruckman, liberamente tratto dal romanzo autobiografico The Great Locomotive Chase di William Pittenger; sceneggiatura: Al Boasberg, Charles Smith; fotografia: J. Devereux Jennings, Bert Haines; montaggio: J. Sherman Kell; scenografia: Fred Gabourie.
Georgia, 1861. Il macchinista Johnnie Gray, alla guida della locomotiva The General, rientra alla stazione di Marietta. Johnnie si reca subito in casa della giovane Annabelle Lee di cui è innamorato; il fratello e il padre della ragazza sono pronti ad arruolarsi nell'esercito confederato. Per essere all'altezza della situazione anche Johnnie si reca all'ufficio di arruolamento ma viene scartato. Annabelle, credendolo un vile, lo allontana indignata. Un anno dopo, in un accampamento nordista si prepara un'azione di sabotaggio contro il nemico. Durante una sosta alla stazione di Big Shanty, gli agenti nordisti si impossessano del treno condotto da Johnnie, su cui viaggia anche Annabelle. Mentre gli unionisti si dirigono verso nord, Johnnie si lancia all'inseguimento. Giunto alla stazione di Kingston, il ragazzo avverte i militari sudisti ma, per un disguido, il treno dei rinforzi si sgancia dalla locomotiva. Johnnie, ai comandi, prosegue da solo; bersagliato dal nemico, è costretto ad abbandonare la locomotiva e a rifugiarsi, nottetempo, in una casa. Ma il nascondiglio si rivela essere il quartier generale nordista. Anche Annabelle, prigioniera, viene condotta sul posto. Travestito da unionista, Johnnie riesce a liberarla. Riprende possesso della sua vecchia locomotiva, The General, e insieme alla ragazza fugge verso sud tallonato dai nordisti. L'inseguimento è lungo e serrato. Raggiunta Marietta i due danno finalmente l'allarme. Annabelle riabbraccia il padre. Il treno nordista cade da un ponte cui Johnnie ha appiccato il fuoco. La battaglia infuria. Johnnie consegna il generale Tatcher, suo prigioniero, ai sudisti. Con una brusca cerimonia gli viene consegnata la divisa dell'esercito confederato con il grado di tenente. Johnnie può finalmente baciare Annabelle, ma subito si ritrova arruolato.
Buster Keaton considerava The General il suo miglior film insieme a The Navigator ‒ Il navigatore (1924). Girato in Oregon nell'estate del 1926, fu distribuito nei primi mesi dell'anno successivo; secondo alcune fonti la prima assoluta ebbe luogo a Tokyo il 31 dicembre. Keaton aveva lasciato la Metro Pictures Inc., da poco diventata Metro Goldwyn Mayer: la casa non garantiva più l'autonomia artistica che l'attore pretendeva. Il nuovo film fu prodotto dalla United Artists che gli concesse carta bianca. Il soggetto era ispirato a un romanzo di William Pittenger in cui si ricostruiva un episodio della guerra di Secessione accaduto nel 1862. Sul piano iconografico il film è estremamente accurato: le immagini sembrano ricalcate sulle fotografie di Andrew J. Russell e Alexander Gardner che, intorno alla metà dell'Ottocento, documentarono la costruzione della Pacific Railroad. Per le scene di vita militare o di battaglia il riferimento sono le famose lastre di Matthew Brady sulla guerra civile. In termini figurativi e spettacolari il film non ha niente da invidiare al cinema di Griffith.
Come altri film di Keaton, ma ancora più compiutamente, The General offre un quadro di ampio respiro la cui ragione d'essere prescinde dalla pur implacabile successione di gag. Il ricorso a campi lunghi, gli esterni reali, il movimento incessante, la profondità di campo, il realismo della messa in scena fanno del film qualcosa di diverso dal cinema comico del tempo, in cui l'enfasi era concentrata sugli effetti comici e lo sfondo restava di solito anonimo o invisibile, fortemente limitato, in molti casi, dalla consuetudine di girare in studio.
Fedele al suo universo poetico, Keaton respinge qualsiasi retorica: il suo eroe è un marginale all'interno di una fazione destinata, dopo un'effimera vittoria, alla sconfitta militare e storica. Johnnie non entra in guerra per difendere le ragioni della sua terra ma solo per salvare chi ama: Annabelle e la sua locomotiva. Il terribile gioco della guerra resta per lui estraneo e misterioso per tutto l'arco del racconto. La sua padronanza delle grandi locomotive a vapore si oppone alla goffa gestione di oggetti come la spada o la bandiera, reperti iconici del potere e della retorica militare. Il rapporto con la divisa, contrassegno del coraggio per Annabelle e la sua famiglia, è in realtà complesso e travagliato; i frenetici travestimenti che, nel corso dell'avventura, si effettuano ogni volta che si varca un invisibile confine, rappresentano un'ironica notazione sulle logiche formali della guerra. Quando l'esercito gli concede finalmente l'onore di una divisa autentica, Johnnie manifesta un disagio che deriva dalla sua evidente inadeguatezza e si esercita ad assumere con aria intensa, ma in fondo scettica, pose marziali e accigliate che sono, ancora una volta, la parodia della cultura militarista. Gray/Keaton resta un individualista, come mostra la potente inquadratura in cui, mentre Johnnie taglia la legna sul treno in corsa, gli eserciti scorrono sullo sfondo in direzione opposta; oppure le gag in cui l'eroe si lancia all'inseguimento e puntualmente scopre di essere rimasto da solo, ma ovviamente, come ogni personificazione di Buster, non si perde d'animo e prosegue ostinato nella sua corsa riuscendo infine ad avere ragione di ogni avversità. Con l'audacia e con l'ingegno ma soprattutto con la volontà. Tutto il film è segnato dal dominio del tempo: Keaton subiva il fascino della meccanica, e ammirando il perfetto funzionamento degli ingranaggi associava l'arte del cinema comico alla scienza degli orologiai. Moltissime gag di The General sono basate su scarti infinitesimali di tempo: scambi di binario che si attivano appena un attimo prima dell'impatto, Johnnie che riesce a liberare la strada ferrata da una trave di legno subito prima che il treno in corsa la travolga, un cannone bizzoso che grazie a una curva mette a segno il colpo contro il nemico. Applicazioni visive di matematica pura.
Per questa naturale vocazione a superare le scorie di una drammaturgia ottocentesca, le avanguardie ‒ che già amavano il suo volto così estraneo ‒ riconobbero in Buster Keaton un fratello ideale, l'interprete forse inconsapevole di un sentimento umanistico della modernità, il latore di un'alterità che non si sottomette mai al destino ma neppure alle regole.
Interpreti e personaggi: Buster Keaton (Johnnie Gray), Marion Mack (Annabelle Lee), Glen Cavender (capitano Anderson, spia nordista), Jim Farley (generale nordista Thatcher), Frederick Vroom (generale sudista), Charles Smith (padre di Annabelle), Frank Barnes (fratello di Annabelle), Joe Keaton, Mike Donlin, Tom Nawn (generali nordisti).
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Sceneggiatura: in "L'avant-scène du cinéma", n. 155, février 1975.