GEIGER, Theodor
Sociologo tedesco, nato a Monaco di Baviera il 9 novembre 1891, morto durante un viaggio di ritorno da Toronto ad Årthus (Danimarca), il 16 giugno 1952. Dopo la laurea in giurisprudenza (1918) diresse la Berliner Arbeiterhochschule (1922-29) e insegnò, come professore di Sociologia (1928) e di Diritto pubblico (1929), alla Technische Hochschule di Braunschweig; nel 1933 fu allontanato dall'insegnamento a causa delle sue idee antinaziste. Rifugiatosi a Copenaghen, insegnò all'Istitut for Historie og Samfundsokonomie fino al 1938, quando si trasferì, quale professore di Socio@s/
logia, presso l'università di Årthus. L'occupazione nazista della Danimarca costrinse G. (1940) a rifugiarsi in Svezia, a Stoccolma e a Uppsala. Nel 1945, tornato ad Årthus, riprese l'insegnamento; fu visiting professor (1951) in numerose università statunitensi e canadesi e socio fondatore dell'International Sociological Association.
Il modello di stratificazione sociale elaborato da G. negli anni Trenta (Die soziale Schichtung des deutschen Volkes, 1932) costituisce uno dei tentativi più seri di inquadramento della mobilità sociale, per quanto l'evoluzione sociale del secondo dopoguerra sia stata tale, in rapidità ed estensione, da non permettere l'utilizzazione né del modello in sé, né del metodo. Di rilievo, nella costruzione del modello, la presenza del concetto di ''mentalità'', che coesiste con due altri elementi: gli aspetti economici e l'ambito sociale.
Attraverso la ''mentalità'', G. associa gli atteggiamenti economici, politici e sociali ad aspettative di ruolo, che definiscono così, in senso proprio e originale, il modello geigeriano di stratificazione sociale.
Tra le sue opere: Die Masse und ihre Aktion (1926); Aufgaben und Stellung der Intelligenz in der Gesellschaft (1949); Die Klassengesellschaft im Schmelztiegel (1949; trad. it., in Saggi sulla società industriale, 1970, comprendente anche Eine dynamische Analyse der sozialen Mobilität e Demokratie ohne Dogma, 1963); Ideologie und Wahrheit (1953).