HIPPEL, Theodor Gottlieb von
Scrittore tedesco, nato il 31 gennaio 1741 a Gerdauen (Prussia Orientale) e morto il 23 aprile 1796 a Königsberg, dove aveva studiato teologia dal 1756 al 1760. In tale anno partì per la Russia in compagnia d' un ufficiale, in casa del quale ebbe modo di conoscere il vivere elegante e mondano. Tornato dalla Russia, abbandonò gli studî teologici e si laureò in legge. Il suo temperamento molto vivace, le sue straordinarie qualità oratorie gli procurarono facili successi che gli aprirono la via a una rapida e brillante carriera nell'amministraziorie dello stato. Ricoperse varie cariche importanti e fu infine borgomastro di Königsberg. Ebbe, per la sua competenza negli affari del diritto pubblico, incarichi di fiducia quale quello di inquadrare, dopo la seconda spartizione della Polonia, la città di Danzica negli ordinamenti dello stato prussiano. Qui si ammalò della malattia che lo condusse poi lentamente a morte. Fu un temperamento bizzarrissimo, in aperto contrasto, nella sua vita, col suo modo di pensare e con le sue dichiarate convinzioni. Le sue opere, che egli pubblicò anonime, rivelano una forma alquanto grossolana e sono espressione di questo suo mondo spirituale dove chiara ragione e superstizione, modernità e bigotteria, umorismo e passionalità non sono riusciti a comporsi armonicamente.
Alcuni suoi scritti dimostrano una non comune conoscenza dell'anima umana e acute e fini osservazioni. Celebre fu, al suo tempo, il suo scritto Über die Ehe, 1774 (nuova ediz. a cura di E. Silvester, 1911); si ricordino ancora: Über die bürgerliche Besserung der Weiber (1792), dove egli difende il diritto delle donne a una partecipazione alla vita degli affari e della cultura. Un romanzo Lebensläufe nach aufsteigender Linie, nebst Beylagen A.B.C. (voll. 4, 1778-1781; riduzione a cura di A. v. Öttingen, 1878) è interessante per analisi psicologiche e per una diretta rappresentazione della vita; e il romanzo Kreuz- und Querzüge des Ritters A bis Z (voll. 2,1793-94) descrive l'attività delle società segrete del tempo. Scrisse anche due commedie, Die ungewöhnlichen Nebenbuhler (1768) e Der Mann nach der Uhr (1765), che furono aspramente criticate dal Lessing nella sua Hamburgische Dramaturgie.
Ediz.: Sämtliche Schriften, Berlino 1827-38, in 14 voll. Una scelta a cura del Bobertag nella Deutsche Nationalliteratur (1886).
Bibl.: E. J. Schneider, T. G. v. H., 1741-1781, Praga 1911; dello stesso, Studien zu H. "Lebensläufen", in Euphorion, XXIII (1921).