KIPP, Theodor
Giurista, nato il 10 aprile 1862 in Hannover, si formò, nelle università di Lipsia e di Gottinga, alla scuola di B. Windscheid e di R. Ihering. Libero docente in Lipsia nel 1887, professore straordinario nello stesso anno nell'università di Halle, ordinario nel 1889 a Kiel, nel 1893 a Erlangen, fu chiamato nel 1901 a Berlino. Morì il 2 aprile 1931 a Ospedaletti (Genova).
Il Kipp aveva elevate attitudini allo studio dommatico del diritto; perciò diede tanta parte di sé anche all'elaborazione del nuovo diritto civile tedesco, sia con le note alla 8ª e 9ª edizione del Lehrbuch des Pandektenrechts di B. Windscheid (Francoforte sul M. 1900-901 e 1906), sia soprattutto con egregie trattazioni inserite nel Lehrbuch des bürgerlichen Rechts di L. Enneccerus, T. Kipp, M. Wolff (ultima ediz., Marburgo 1930), tra le quali vanno segnalate quelle sul diritto ereditario. Ma il diritto romano coltivò pur sempre con eccellente preparazione. La sua Geschichte der Quellen des römischen Rechts (4ª ed., Lipsia 1919), è opera, nella sua pur semplice veste, altamente pregevole; e una vigorosa sintesi è il saggio Das römische Recht (Berlino 1931) che scrisse per l'opera Das gesamte deutsche Recht in system. Darstellung, diretta da R. Stammler.
Altre opere, oltre a quelle surricordate, sono: Die Litisdenuntiation als Prozesseinleitungsform im römischen Zivilprozess, Lipsia 1887; Die Verurteilung zur Abgabe von Willenserklärungen und zu Rechtshandlungen, in Festgabe für R. v. Ihering, Kiel 1892.
Bibl.: E. Levy, in Zeitschr. d. Sav. St. f. Rechtsg. (rom. Abt.), LI (1931), pp. 609-612.