Psicologo e filosofo (Francoforte sul Meno 1862 - Wiesbaden 1950). Fu dapprima professore di psichiatria e neuropatologia alle università di Jena (dal 1892), Utrecht (dal 1900), Halle (nel 1903), Berlino (dal 1904); ma nel 1912 abbandonò gli studî fino allora coltivati per dedicarsi alla filosofia, che insegnò (1907-30) all'univ. di Halle. La sua filosofia, che è uno sforzo di svolgere il positivismo psicologico in un idealismo neokantiano, ha come concetto fondamentale il "binomismo", secondo il quale la conoscenza deve trovare nel dato oggettivo e fisico due leggi, quella causale e quella del parallelismo. Più importanti sono i suoi studî psicologici, nei quali Z. cercò di sistemare la teoria associazionistica della psicologia su una base sperimentale (Grundlagen der Psychologie, 2 voll., 1915). Particolare fortuna ebbe il suo Leitfaden der physiologischen Psychologie, (1891; 12a ed. 1924). Altre opere: Psychiatrie (1894; 4a ed. 1911); Psychophysiologische Erkenntnistheorie (1898); Die Geisteskrankheiten des Kinderalters (1904); Erkenntnistheorie auf physikalischer und psychophysiologischer. Grundlage (1912; 2a ed. in 2 voll., 1935-39); Lehrbuch der Logik auf positivistischer. Grundlage (1920); Grundlagen der Naturphilosophie (1922); Vorlesungen über die Aesthetik (2 voll., 1923-25).