THEON (Θέων)
5°. - Scultore di Antiochia, attivo nella prima metà del II sec. a. C.; è il padre dello scultore Hephaistodoros, che lavorava ad Antiochia di Cilicia, sul Pyramos, da ritenere pertanto anche la patria di Th. e degli altri artisti attivi a Rodi, che si firmano originari di Antiochia (v. agathokles; troilos).
Nelle iscrizioni è indicata anche la cittadinanza rodia acquisita da Th., ed una volta è ricordato come euergètas insieme allo scultore Demetrios figlio di Demetrios (I. G., xii, 1, 67), con il quale Th. aveva eseguito una statua equestre ad Alessandria, in marmo (E. Loewy, I. G. B., n. 187). Di Th. si è rinvenuta a Rodi l'iscrizione sepolcrale (I. G., xii, 1, 38).
Il nome di Th. è associato a quello di Demetrios anche nella firma di una statua databile al 180-170 a. C., di cui si è rinvenuta la base a Lindos (Lindos, ii, n. 205), dove lo scultore firma da solo altre basi, delle quali due assegnate dal Blinkenberg al 180-170 a. C. (Lindos, ii, n. 172; I. G., xii, 1, 842), un'altra più tarda del 148 (Lindos, ii, n. 224). Attorno al 160 a. C. è forse la statua del navarca Timokrates eretta a Rodi (I. G., xii, 1, 42); opera di Th. a Rodi era anche la statua di Komon figlio di Akestor, vincitore al pugilato dei ragazzi nelle Pizie e nelle feste rodie Halieia, che faceva parte di un gruppo di ritratti dei quali uno era firmato da Mnasitimos (v. mnasitimos 5°).
Bibl.: C. Blinkenberg-K. F. Kinch, in Bull. Academiae Danicae, 1907, p. 24; E. Loewy, I.G.B., nn. 182-187; F. Hiller von Gärtringen, in Pauly-Wissowa, Suppl. V, 1931, c. 227, s. v. Rhodos; G. Lippold, ibid., V A, 1934, c. 2032, s. v., n. 20; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXXIII, 1939, p. 2; C. Blinkenberg, Lindos, II, Berlino 1941, p. 54; G. Lippold, Handb., III, i, Monaco 1950, p. 377; G. Pugliese Carratelli, in Annuario Atene, 1955, p. 303.