THÒLOS (gr. ϑόλος, lat. tholus)
Il termine designa le antiche costruzioni circolari. La disposizione rotonda, molto diffusa in edifici sacri e sepolcrali anche antichissimi, è specialmente caratteristica delle civiltà preelleniche. Molto noti sono i grandiosi sepolcri sotterranei presso Micene, quali il cosiddetto "Tesoro d'Atreo" (v. cretese-micenea, civiltà): costruzioni tronco-coniche, costituite da anelli di blocchi di pietra successivamente aggettanti e formanti una pseudocupola. La stessa struttura si trova nell'architettura preistorica (New-Grange, Collorgues) e particolarmente nei nuraghi sardi, nonché, più tardi, in Italia, in tombe etrusche (La Mula, Casal Marittimo: vedi etruschi, XIV, tavola LXXXII), e in cisterne e granai (thóloi sul Palatino).
Non numerose, e a copertura piana, sono le thóloi della Grecia classica ed ellenistica. Il più antico esempio conosciuto sarebbe l'edificio i cui resti (blocchi di forma curva) furono trovati sotto il tesoro detto di Sicione, a Delfi. Gli altri esempî appartengono in genere al tipo che Vitruvio (IV, 8) chiama periptero, a cella circolare circondata da colonne. Così la tholos di Marmarià, presso Delfi, e quella di Epidauro, che sorgeva su curiose fondazioni a muri concentrici formanti un labirinto. Incerta è la destinazione di questi edifici; il Philippeīon di Olimpia, che presenta la stessa disposizione, era un herōon eretto in onore della dinastia macedone. Differiva da tali monumenti, perché privo di colonne, l'Arsinoeĩon di Samotracia, di grandi dimensioni come la thólos di Epidauro, destinato forse alla celebrazione di misteri.
A Roma, specialmente verso la fine della repubblica, furono molto frequenti i templi rotondi. I Romani diedero, del resto, forma circolare a costruzioni di varia destinazione (ad es., ai mercati coperti [macella], come il cosiddetto Serapeum di Pozzuoli) e in particolare agli ambienti caldi dei bagni, tanto che tholus divenne sinonimo di laconicum. Tale appellativo fu usato anche per il Pantheon (Serlio, Ad Aen., IX, 406). La terminologia moderna dà in genere agli edifici di questo tipo il nome di rotonda riservando quello di thólos per le costruzioni a pseudocupola, gli edifici peripteri rotondi e le sale termali di non grandi dimensioni.
Bibl.: J. Fergusson, Rude stones monuments, Londra 1872; V. Chapot, in Daremberg e Saglio, Dict. des ant. gr. et rom., V, Parigi s. a., p. 269 segg.; A. Della Seta, Italia antica, 2a ed., Bergamo 1928.