ABEL, Thomas
Sacerdote cattolico inglese (l'anno e il luogo di nascita sono sconosciuti): studiò a Oxford (1513-1516) e fu cappellano della regina Caterina d'Aragona. Nel 1528, inviato in Ispagna per sottrarre un breve di Giulio II, che contrastava alcune affermazioni fatte da Enrico VIII nella causa di divorzio, si mantenne fedele alla regina, che lo compensò con la rettorìa di Bradwell (Essex). Della regina l'A. continuò a sostenere i diritti, anche con un opuscolo, Invicta Veritas (1532). Fu perciò imprigionato, e, accusato di aver diffuso le profezie cattoliche e antimonarchiche della "monaca di Kent" (Elisabetta Barton), fu decapitato, quale reo di alto tradimento, a Smithfield, il 30 luglio 1540.
Due lettere di lui sono stampate in Bourchier, Historia ecclesiastica de martyrio fratrum, Ingolstadt 1583; sul muro della sua cella nella Torre di Londra è inciso un suo ricordo (il nome Thomas, l'iniziale A ed una campana, in inglese bell). Con lui furono decapitati altri due cattolici, tra cui Edward Powell (nato nel 1478 nel Galles, predicatore di corte, autore di un Propugnaculum summi sacerdotii evangelici, Londra 1523, contro Lutero, e di un raro Tractatus de non dissolvendo Henrici regis cum Catherina matrimonio, del 1532) e tre protestanti, che furono bruciati vivi come eretici. Uno di essi fu Robert Barnes. Abel e Powell furono beatificati, con altri martiri inglesi, da Leone XIII il 29 dicembre 1886.
Bibl.: J. Gairdner, in Dictionary of National Biography, I, p. 34 seg.; A. F. Pollard, ibid., XVI, p. 239; Pollen, Lives of the English Martyrs, I, Londra 1904.