Commediografo (Dieppe 1620 - Amsterdam 1701). Alcune delle sue numerose commedie, per le allusioni che contenevano, suscitarono grande scalpore, specialmente la spiritosa Jan Klaasz of gewaande Dienstmaagt ("Jan Klaasz ovvero la finta cameriera", 1682). Scrisse anche alcune farse: De Stiefmoer ("La matrigna", 1684), De Stiefvaar ("Il patrigno", 1690).