Scrittore austriaco (Heerlen 1931 - Gmunden 1989). Ha iniziato come lirico, nella tradizione austriaca dell'ars moriendi (Auf der Erde und in die Hölle, 1957; In hora mortis, 1958), ma si è affermato come romanziere e drammaturgo, presentando situazioni-limite di ansietà panica di fronte all'assoluto e di sofferenza radicata come unica realtà autentica dell'uomo: così specie nei romanzi Frost (1963), Amras (1964), Verstörung (1967), Das Kalkwerk (197o), Korrektur (1975), Der Stimmenimitator (1978), mentre nei lavori teatrali si avverte anche un complemento di grottesco che lo accosta alla tradizione popolareggiante austriaca dell'Ottocento: fra i titoli di maggior successo, e anche più discussi, Minetti (1976), Immanuel Kant (1978), Vor dem Ruhestand (1979).