CAREW, Thomas
Poeta inglese, nato intorno al 1598 a West Wickham (Kent) e morto forse nel 1638. Segretario di sir Dudley durante il periodo in cui questi fu ambasciatore prima a Venezia, poi a Torino, e all'Aia, perdette l'impiego nel 1616, tonnò in Inghilterra e dopo alcuni anni di disoccupazione e di scioperataggine, si recò alla corte francese con l'amico lord Herbert of Cherbury nel 1619. Salito al trono Carlo I, godette il favore reale grazie alla sua riputazione d'arguto ingegno, fu nominato dapifero (sewer-in ordinary) e gentiluomo di camera del re, ed ebbe la confessione della terra demaniale di Sunninghill, nella foresta di Windsor. Negli anni seguenti brillò come uno degli astri letterarî della corte di Whitehall e della città di Londra; fu "della tribù di Ben" (cioè di Ben Jonson), intimo amico di Davenant e di sir John Suckling. Nel 1633 preparò per una rappresentazione di corte un masque, Coelum Britannicum, in parte imitato dallo Spaccio della Bestia Trionfante del Bruno. Sulla sua morte e su un preteso pentimento in articulo mortis per le passate licenziosità mancano informazioni sicure. Nel 1640 furono raccolti e pubblicati i suoi versi in un volume, probabilmente postumo.
Le frivolezze e le artificiosità di quelle liriche sono tuttavia redente dall'elegante scorrevolezza e dalla musicalità, sicché alcune, come Ask me no more where Jove bestowes, Sweetly breathing vernal air, He that loves a coral lip, sono divenute classiche; ma forse The Rapture, vibrante di passione sensuale alla maniera delle elegie del Donne, è la poesia più interessante di lui.
Bibl.: Edizione dei Poems curata da A. Vincent per la Muse's Library, Londra 1899.