THOMAS di Oxford
Maestro vetrario attivo in Inghilterra tra la fine del Trecento e i primi decenni del Quattrocento.L'attività documentata di T. è legata alle importanti commissioni del vescovo di Winchester, William of Wykeham (v.; 1324-1404), e il suo nome compare sotto l'autoritratto, eseguito per una delle vetrate del Winchester College, nell'iscrizione che recita "Thomas operator istius vitri".William of Wykeham fondò nel 1379 il New College di Oxford, la cui costruzione si protrasse tra il 1380 e il 1386; in quest'ultimo anno iniziò la sua attività T., che lavorò nel collegio continuativamente dal 1386 al 1389 (Woodforde, 1951, pp. 1, 3), completando il suo intervento agli inizi del Quattrocento (Marks, 1993, p. 173). Nel 1382 lo stesso vescovo fondò il Winchester College - edificato tra il 1387 e il 1394 -, le cui vetrate vennero realizzate da T. tra il 1396 e il 1397 e da lui restaurate nel 1421-1422 (Le Couteur, 1920, p. 117). Per la residenza dello stesso committente a Highclere, T. eseguì le vetrate nel 1394 e, l'anno successivo, è documentata la sua presenza per la decorazione vetraria del Canterbury College di Oxford, opere non più esistenti (Marks, 1993, p. 173). Completati i lavori a Winchester, T. fu impegnato tra il 1397 e il 1398 nella realizzazione di tre finestre nella sagrestia e di una nel coro - oltre al restauro di altri vetri nello stesso ambiente - della St Mary the Virgin's Church di Adderbury (Oxfordshire; CVMAe, 1979-1981, I, p. 20). Ancora a Oxford, T. risulta pagato per la decorazione di una finestra della St Mary's Church, nel 1409-1410, di cui non resta traccia (Marks, 1993, p. 173). L'artista morì intorno al 1427 (Woodforde, 1951, p. 7) e la sua bottega fu ereditata presumibilmente da John Glazier, ormai considerato unanimemente figlio di T., attivo presso l'All Souls College di Oxford nel 1441.La decorazione delle vetrate del New College di Oxford rappresenta la prima opera documentata di Thomas. Della vasta e complessa impresa - con la raffigurazione di santi, profeti, patriarchi e apostoli, nonché Storie della Passione, l'Incoronazione della Vergine, il Cristo Giudice con il committente William of Wykeham inginocchiato e l'albero di Iesse - non restano in loco che le vetrate dell'anticappella, mentre alcuni frammenti dell'albero di Iesse sono in una finestra della navata meridionale della cattedrale di York e altri si trovano nella St James's Church di High Melton (South Yorkshire). La restante decorazione vetraria del New College subì un radicale intervento di restauro dalla ditta Betton ed Evans nel 1821 (Harvey, King, 1971, p. 157). Intorno alla raffigurazione dell'albero di Iesse è stato ravvisato un deciso mutamento stilistico che ha fatto ipotizzare (Marks, 1993, p. 175) un'esecuzione più tarda rispetto al resto della decorazione, vicina alla produzione di Winchester. La costruzione formale delle figure dei santi e profeti del New College rispecchia la coeva produzione pittorica inglese della seconda metà del Trecento, ripetendo anche nella rappresentazione delle architetture che inquadrano i personaggi motivi già espressi nelle vetrate della finestra del coro della cattedrale di Winchester (1366) e di Old Warden (1380 ca.; Bedfordshire) o in contemporanee decorazioni miniate, come quelle di un salterio di Londra (BL, Royal 13.D.I; 1350-1360), del taccuino Pepysian di Cambridge (Magdalene College, Pepys 1916) o del messale di Litlyngton (Londra, Westminster Chapter Lib., 37, II, c. 157v); invece la raffigurazione dell'albero di Iesse presenta novità stilistiche che costituiscono le prime aperture della cultura figurativa inglese verso i nuovi dettami del Gotico internazionale.La decorazione del Winchester College - anch'essa pesantemente alterata dall'intervento ancora della ditta Betton ed Evans, sempre intorno agli inizi del terzo decennio dell'Ottocento, che comportò la sostituzione degli originali con copie e la dispersione dei primi, venduti a collezionisti privati (Harvey, King, 1971, p. 157ss.; Baker, 1960, p. 23) - rappresentò un riferimento centrale per l'arte vetraria inglese tardogotica, come si evince dalla costituzione storiografica di uno stile a essa dedicato (Winchester style). Il motivo iconografico dell'albero di Iesse, di cui restano soltanto sette figure originali, era narrato sui vetri della grande finestra orientale della cappella del College, dove erano anche raffigurati i re d'Inghilterra Edoardo III (1327-1377) e Riccardo II (1377-1400), insieme a S. Giovanni Battista (frammento originale, restituito dal Vict. and Alb. Mus. nel 1951; Age of Chivalry, 1987, p. 475), William of Wykeham e i tre artefici della costruzione, il capudmagister William of Wynford, il carpentiere Hugh Herland e il chierico Simon Membury, oltre allo stesso T., celebratosi in un autoritratto. I moduli compositivi della figurazione ripetono le novità già espresse nell'identico soggetto del New College di Oxford; l'eleganza delle pose, il modellato scultoreo delle figure e il sorvegliato uso di piani di ombra ravvicinano quest'opera ai più importanti prodotti della cultura tardogotica nordica e in particolare di area tedesca (Maestro della Santa Veronica, Konrad von Soest), sebbene Sauerländer (1988, p. 150) abbia rinvenuto negli apostoli di Winchester stringenti legami con l'attività di André Beauneveu (v.). I legami con la cultura tedesca e la documentata presenza in Inghilterra di numerosi artisti germanici dal 1370 (Marks, 1993, p. 175) e soprattutto l'attività non meglio identificata di un altrimenti ignoto Herebright di Colonia alle dipendenze del munifico William of Wykeham, negli stessi anni di T., hanno fatto avanzare l'ipotesi che la realizzazione dei disegni per le vetrate del Winchester College possa essere riferita a questo maestro (Harvey, King, 1971, p. 150), spiegando così anche il profondo mutamento stilistico rispetto alle precedenti produzioni di T. a Oxford.Le fonti (CVMAe, 1979-1981, I, p. 20) riferiscono dell'attività di T. nella St Mary the Virgin's Church di Adderbury, una delle fondazioni legate al New College di Oxford di William of Wykeham. Alla fine del Trecento la chiesa necessitava di restauri durante i quali si provvide anche alla commissione a T. di alcune vetrate per la sagrestia, di una nuova per il coro, nonché del restauro di altre sempre in quest'ultima parte della chiesa. Dell'originaria decorazione vetraria non restano che alcuni frammenti con losanghe colorate, conservati in loco, e un'incompleta figura di S. Giorgio (Oxford, Bodl. Lib.), i cui elementi stilistici consentono di rintracciare stringenti legami con la produzione di Glazier.Tra le opere attribuite a T. sono inoltre da ricordare le vetrate di una finestra della navata settentrionale della chiesa principale di Thenford (Northamptonshire), che raffigurano S. Cristoforo e una frammentaria Educazione della Vergine, e i vetri della finestra orientale della cappella del Merton College di Oxford, con la Madonna con il Bambino, S. Giovanni Evangelista e due badesse. Ancora a T., infine, si riferiscono una santa e un S. Lorenzo, posti su una finestra della navata e un'altra del cleristorio della cattedrale di Winchester, per la cui decorazione vetraria William of Wykeham fece un lascito di cinquecento marchi.La grande influenza dell'attività di T. è riscontrabile in tutta la produzione vetraria inglese della prima metà del Quattrocento, da Robert Lyen, attivo nel 1391 a Exeter (Devonshire) e agli inizi del Quattrocento a Canterbury, agli artisti della seconda generazione del Gotico internazionale, come John Thornton, autore della decorazione vetraria nella cattedrale di York.
Bibl.: C. Winston, An Inquiry into the Difference of Style Observable in Ancient Glass Paintings, Especially in England, London 1847; P. Nelson, Ancient Painted Glass in England, London 1913; J.D. Le Couteur, Ancient Glass in Winchester, Winchester 1920; id., English Medieval Painted Glass, Oxford 1926; C. Woodforde, The Stained Glass of New College Oxford, Oxford 1951; id., English Stained and Painted Glass, Oxford 1954; H. Arnold, Stained Glass of the Middle Ages in England and France, London 1955; J. Baker, English Stained Glass of the Medieval Period, London 1960 (trad. it. Le vetrate inglesi, Milano 1961); J. Harvey, D.G. King, Winchester College Stained Glass, Archaeologia 103, 1971, pp. 149-177; CVMAe. Great Britain, I-II, Oxford 1979-1981; Age of Chivalry. Art in Plantagenet England 1200-1400, a cura di J.J.G. Alexander, P. Binski, cat., London 1987; W. Sauerländer, Review of the 'Age of Chivalry' Exhibition, BurlM 130, 1988, pp. 149-151; T. Brighton, B. Sprakes, Medieval and Georgian Stained Glass in Oxfordshire and Yorkshire. The Work of Thomas of Oxford (1385-1427) and W. Peckitt of York (1731-1795) in New College Chapel, York Minster and St. James, High Melton, AntiqJ 70, 1990, pp. 380-415; R. Marks, Stained Glass in England During the Middle Ages, London 1993; L. Castelnuovo, Vetrate medievali, Milano 1994.S. Petrocchi