Morgan, Thomas Hunt
Biologo statunitense (Lexington, Kentucky, 1866 - Pasadena, California, 1945). Insegnò zoologia sperimentale alla Columbia University di New York (1904-28); dal 1927 diresse i laboratori biologici del California institute of technology a Pasadena (California), dove svolse la sua attività scientifica. Presidente (1927-31) della National academy of sciences, ebbe un ruolo notevole nella creazione del National research council. Dopo le prime ricerche in embriologia sperimentale, estese i suoi campi di interesse alla citologia, alla genetica e, in misura minore, alla teoria dell’evoluzione. Iniziò nel 1910 una serie di esperimenti di irradiazione sul moscerino della frutta (Drosophila melanogaster), che portarono alla scoperta di mutazioni spiegabili solo con le leggi mendeliane. Superando precedenti perplessità sui fattori mendeliani e sul rapporto tra questi ultimi e la funzione dei cromosomi, accettò il concetto di gene e condusse una serie di esperimenti che fornirono prove convincenti della disposizione lineare dei geni lungo i cromosomi. Per queste ricerche, che accreditarono la teoria cromosomica dell’eredità, ottenne nel 1933 il premio Nobel per la medicina o la fisiologia.