MÜNZER (o Müntzer), Thomas
Predicatore tedesco della Riforma, in senso religioso e sociale, nato a Stolberg nel Harz circa il 1490, giustiziato a Mühlhausen in Turingia nel 1525. Studiò a Lipsia e a Francoforte sull'Oder, e nel 1515 era prevosto a Frohfe presso Achersleben; nel 1519 era a Lipsia ove probabilmente conobbe Lutero, che l'anno dopo lo raccomandò per un posto a Zwickau. Qui il M. incominciò a predicare in senso luterano, approvato dal consiglio cittadino e dalla popolazione; ma ben presto, sulle dottrine luterane della salvezza mediante l'imputazione della giustizia di Cristo al credente e del sacerdozio universale, egli innestò dottrine misticheggianti ed escatologico-sociali, di cui la principale è quella dell'ispirazione interiore dello Spirito Santo. Incominciò così a radunare intorno a sé un gruppo di adepti, reclutati soprattutto fra gli apprendisti dell'arte della lana, e con l'appoggio di N. Storch e altri creò una comunità di "ispirati" che si dicevano la vera chiesa.
Cacciato nell'aprile del 1521 da Zwickau, cercò rifugio tra gli ussiti, in Boemia; dopo essersi proclamato apertamente profeta della parola vivente (in antitesi alla scritta, predicata da Lutero) che Dio mette nel cuore degli eletti, dovette però fuggire anche da Praga e per qualche tempo stette a Wittenberg, ove lo accolse con simpatia Carlostadio. Ma, al ritorno di Lutero dalla Wartburg, dopo un'aspra discussione con lui, dovette lasciare anche quella città; nella primavera del 1523 era predicatore a Nordhausen, presso Alstedt, dove iniziò le sue riforme liturgiche, con il culto interamente in tedesco. Nel 1524 attaccò direttamente Lutero, indi si unì con gli altri predicatori più accesi di riforme sociali, che preparavano lo scoppio della guerra dei contadini: durante la quale fu fatto prigioniero nella battaglia di Frankenhausen.
I giudizî intorno a lui divergono: chi sottolinea del suo pensiero l'aspetto politico-sociale, il comunismo; chi le dottrine di carattere mistico e l'influsso che avrebbero esercitato su lui il Tauler e in genere i mistici tedeschi; chi lo avvicina invece maggiormente a Hus e anche a Gioacchino da Fiore.
L'interesse per il M. e le lotte sociali del suo tempo, e le polemiche su di lui si sono molto ravvivate nel dopoguerra.
Ediz.: Scritti liturgici del M. in E. Schling, Die evang. Gottesdienstordnungen des 16. Jahrhund., I, Lipsia 1902; Ausgetrückte Emplössung des falschen Glaubens, ecc., ristampa, Mühlhausen in T. 1901; Hochverursachte Schutzrede und Antwort wider das geistlose... Fleisch zu Wittenberg, ristampa di L. Enders, Halle 1894 (Flugschriften aus der Reformationszeit, X); Briefwechsel, ed. da H. Böhmer e P. Kirn, Lipsia 1931.
Bibl.: Numeroissimi scritti, tra cui segnaliamo: E. Bloch, Th. M., Theologe der Revolution, Berlino 1922; H. Böhmer, Gesammelte Aufsätze, Gotha 1927; K. Holl, Gesammelte Aufsätze zur Kirchengeschichte (Luther und die Schwärmer), I, 4ª-5ª ed., Tubinga 1927; J. Zimmermann, Th. M., Berlino 1925; L. G. Walter, Th. M. et les luttes sociales ecc., Parigi 1929; O. H. Brandt, Th. M., sein Leben u. s. Schriften, Jena 1932; A. Lohmann, Zur geistlichen Entwicklung Th. M.s, 1931; O. Clemen, Das Prager Manifest Th. M.s, in Arch. f. Reformationgesch., XXX (1933), pp. 72-81.
V. anche anabattisti; contadini; guerra dei; lutero.