Poeta e critico svedese (Blåsopp 1759 - Greifswald 1808). Temperamento focoso e impulsivo, con il poema Passionerna ("Le passioni", 1781), nel quale Shakespeare, Young, Klopstock, Goethe erano contrapposti ai modelli classici come "espressione vera dell'anima moderna", scatenò una polemica durata a lungo e riaccesasi poi alla comparsa (1791) della più geniale delle sue opere, Critik öfver Critiker ("Critica dei critici"), dove erano vigorosamente affermati il carattere individuale della poesia e l'unità di arte e vita. Condannato a quattro anni di esilio per uno scritto in favore della libertà di pensiero e di stampa, si recò in Germania, accettando nel 1795 un posto di bibliotecario a Greifswald. Notevoli per novità d'accenti sono alcune poesie postume.