THORILD, Thomas
Poeta e critico svedese, nato a Båsopp il 18 aprile 1759, morto a Greifswald il 1° ottobre 1808. Orfano, cresciuto con un'educazione irregolare; temperamento esaltato, impulsivo; pensatore tumultuario è il vero e proprio Stürmer und Dränger svedese alla vigilia del romanticismo. Visse infatti, all'infuori di ogni equilibrio o misura, fra continue tempeste. Già il suo poema Passionerna (1781; ed. 1785), nel quale Young, Klopstock, Shakespeare, Goethe sono contrapposti ai modelli classici come "espressione vera dell'anima moderna", scatenò una bufera. La polemica col Kellgren, che ne nacque e che durò quasi cinque anni, mosse bensì dal problema della legittimità del verso rimato, ma divampò subito in una generale discussione sopra "la spontaneità dell'ispirazione, la libertà della creazione, i diritti del genio". E - dopo un soggiorno di un anno e mezzo in Inghilterra - una nuova polemica con Leopold si accese, nel 1791, quando egli lanciò sulla mischia la più geniale delle sue opere: Critik öfver Critiker, affermando il carattere individuale della poesia e l'unità dell'arte con la vita nel mistero eterno della natura creatrice (v. anche Om efterhärming, 1792). Frattanto la morte di re Gustavo e l'assunzione di Reuterholm alla reggenza avevano mutata la situazione politica. E Thorild credette giunta l'ora del trionfo per i suoi entusiasmi rivoluzionarî. Invece la pubblicazione del Memorial om det allmänne förstandets frihet, che egli aveva composto nel 1786 invocando libertà assoluta di pensiero e di stampa, gli attirò una condanna a quattro anni di esilio. Si recò a Copenaghen, poi ad Amburgo. E arrischiò ancora una battaglia sui diritti della donna (1793). Ma le sue forze erano ormai spezzate. Nel 1795 accettò un posto di bibliotecario a Greifswald. E - fra i doveri dell'ufficio, gli svaghi filosofici, le cure familiari - vi imparò le gioie del "quieto vivere", mai più turbate fino alla morte. Alcune poesie pubblicate dopo la sua morte (Götamannasånger; Hildur, ecc.) colpiscono per novità d'accenti e squarci di eloquente lirismo.
Opere: Samlade Skrifter, ed. critica a cura di Ardvidsson, Stoccolma 1932 segg.; e cfr. le lettere, ed. Weibull, voll. 3, ivi 1899-1902.
Bibl.: M. Lamm, Upplysningstidens romantik, Stoccolma 1918-20; Schück, Svensk literaturhistoria, III, ivi 1928; F. Böök, in Stridsmän och sangare, ivi 1910; e, soprattutto, A. Nilsson, Th. Th., ivi 1915.