WATSON, Thomas
Poeta, nato a Londra intorno al 1557 e morto e sepolto ivi il 26 settembre 1592. Studiò legge a Londra; nel 1581 pubblicò una versione latina dell'Antigone di Sofocle insieme con alcuni proprî esperimenti poetici nella stessa lingua, e nel 1582, a Londra, ‛Εκατομπαϑία, or Passionate Centurie of Love, canzoniere in pseudo-sonetti imitati o tradotti da poeti italiani, latini e francesi, l'opera sua più notevole che lo colloca in prima fila tra i petrarchisti inglesi (v. petrarchismo). Tradusse in latino l'Aminta del Tasso (1585; da questa versione deriva quella inglese di Abraham Fraunce, 1587), e scrisse egli stesso una pastorale latina Amynthae Gaudia (pubbl. postuma, 1592); come Amynthas il W. figura in Colin Clouts come home againe di E. Spenser. Tradusse madrigali italiani (Londra 1590), e scrisse altri versi imitati da Petrarca e Ronsard in The Tears of Fancie (1593).
Bibl.: Poems, in English Reprints a cura di E. Arber, Londra 1870; F. I. Carpenter, T. W.'s Italian Madrigals Englished, 1590, in Journal of Germanic Philology, II (1899).