Vedi THORIKOS dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
THORIKOS (v. vol. vii, p. 836)
Dal 1963, a cura di una missione belga-greca, sono ripresi scavi regolari nella località attica di Thorikos.
Sulla sommità del Velatouri si è proceduto a lavori di pulitura e allo studio della tomba a thòlos scoperta dallo Stais nel 1893: la tomba appare anteriore alle due grandi thòloi attiche di Menidi e Maratona, con le quali non presenta alcuna somiglianza; è simile invece alle tombe della Messenia, e cronologicamente si pone tra il primo e il secondo gruppo, secondo la divisione proposta dal Wace. Tra la zona scavata alla fine del secolo scorso da B. Stais e la grande tomba a thòlos, i recenti sondaggi hanno attestato uno stanziamento neolitico che presenta, nei prodotti ceramici, una stretta affinità coi contemporanei prodotti di Keos (v.). Segue sull'acropoli un insediamento mesoelladico (ceramica mihia e Mattmalerei) durante il quale è attestata la lavorazione dell'argento; dopo un'interruzione per tutto il periodo Tardo Elladico, è attestata una fase geometrica della fine VIII-inizio VII sec. a. C., collegabile sicuramente con la necropoli S. Infine, è presente un abitato di periodo arcaico.
Nell'area della città bassa - la città, cioè, di epoca classica - è stato messo in luce parte del quartiere industriale, connesso con i lavori di sfruttamento delle vicine miniere d'argento del Laurion (v. vol. iv, p. 508). A questo quartiere appartiene un piccolo santuario della fine del VI sec. a. C. dedicato a una divinità salutare.
Per quanto riguarda il teatro, si sono potute stabilire alcune datazioni piuttosto sicure, e determinare un accurato rilievo delle varie fasi. Alla fine VI-inizio V sec. a. C. è delimitato lo spazio dell'orchestra, e si provvede all'erezione di un kòilon in legno; intorno alla metà del V sec. l'orchestra viene ampliata e si costruisce la parte inferiore del kòilon, di 21 gradini, in pietra; contemporaneamente vengono eretti l'altare, il tempio e gli ambienti orientali. Più tardi, circa un secolo dopo, si aggiunge la parte superiore del kòilon di 12 gradini e le due rampe d'accesso.
Ad O del teatro è stato ubicato con sicurezza l'edificio dorico (tempio? stoà? telestèrion?) descritto e disegnato dall'architetto Le Roy alla metà del XVIII sec., e parzialmente scavato nel secolo scorso dalla Società dei Dilettanti e successivamente da B. Stais. Sempre in prossimità del teatro, a 20 m circa a S del muro di sostegno dell'orchestra, è stata accertata la presenza di una necropoli della fine V-inizio IV sec. a. C., che si rivela di enorme importanza per la topografia di Thorikos. Una terza necropoli (necropoli O) si trova sul pendio del colle, tra l'acropoli e la città industriale: iniziata con l'età geometrica, essa continuò a vivere per tutto il periodo arcaico e classico: durante il corso del IV sec. a. C. è invece documentato l'abbandono della zona.
Bibl.: H. F. Mussche, in Ant. Class., XXXIV, 1965, p. 9 ss.; id., Thorikos 1964. Rapport préliminaire sur la deuxième campagne de fouilles, Bruxelles 1967; id., Thorikos 1965. Rapport préliminaire sur la troisième campagne de fouilles, Bruxelles 1967; id., Thorikos 1966-67. Rapport préliminaire sur la quatrième campagne de fouilles, Bruxelles 1969; id., Thorikos 1968. Rapport préliminaire sur la cinquème campagne de fouilles, Bruxelles 1971.