THUN e HOHENSTEIN, Leo, conte di
Uomo di stato austriaco, nato a Tetschen il 7 aprile 1811, morto a Vienna il 17 dicembre 1888. Esordì nella carriera giudiziaria, passando poi all'amministrativa. Nell'aprile 1848 divenne governatore di Praga: nonostante le sue simpatie per i Cèchi, di cui si adoperò a valorizzare la lingua e la letteratura, allo scoppio dell'insurrezione di giugno si mostrò solidale con l'energica repressione dell'autorità militare, sostenendo che la nazionalità è un fatto spirituale più che politico. Richiamato nel luglio 1848, divenne un anno dopo ministro del Culto e dell'Istruzione nel ministero Schwarzenberg, e mantenne la carica per tutto il periodo del neoassolutismo (1849-59) nei gabinetti Schwarzenberg e Buol. La sua attività s'inquadra nel programma del neoassolutismo: la ricostituzione di uno stato austriaco unitario, con amministrazione centralistica, su basi militari ed ecclesiastiche.
Ministro dell'Istruzione, riorganizzò il sistema scolastico, basato ancora sulle riforme teresiane e giuseppine, reagendo alle tendenze razionalistiche in senso cattolico e conservatore, e combattendo il monopolio germanico nelle università col favorire l'ammissione ai migliori elementi non tedeschi. Ministro del Culto, si volse a regolare i rapporti fra Stato e Chiesa, concludendo un concordato promulgato il 5 novembre 1855. Il vero ispiratore del concordato fu l'arcivescovo di Vienna Rauscher; ma il Th. ne assunse la responsabilità, perché rispondeva alle sue più intime convinzioni, restituendo alla Chiesa i diritti che il giuseppinismo e il giurisdizionalismo le avevano contestato. Caduto in seguito alla guerra del 1859 il neoassolutismo, il Th. venne congedato il 20 ottobre 1860. La sua attività politica continuò nella Camera dei signori e nel Landtag boemo, dove militò nel campo conservatore. Essendosi i liberali schierati per il centralismo e la germanizzazione, il Th. seguì i conservatori nelle loro tendenze federalistiche, non senza contraddizione con la sua attività di ministro. Difese così i Cèchi nelle loro contese con i Tedeschi, sostenendo che il concetto di austriaco era differente da quello di tedesco. Combatté fino all'ultimo per l'idea di un'Austria come entità a sé, conservatrice e cattolica.
Bibl.: J. A. Helfert, Fürst Windisgrätz und Graf L. Th. in den prager Junitagen 1848, Monaco 1886; id., Graf L. Th., Vienna 1891; S. Frankfurter, Graf L. Th.-H., F. Exner und H. Bonitz, Vienna 1893; id., Graf L. Th., Altenburg 1894.