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TIARA

di Goffredo BENDINELLI - Giuseppe DE LUCA - - Enciclopedia Italiana (1937)
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TIARA

Goffredo BENDINELLI
Giuseppe DE LUCA

. Presso i popoli dell'Asia in genere, e specialmente dell'Asia Minore, era comune una specie d'alto copricapo, fatto di tessuto o di pelle, noto nel mondo greco sotto diverse denominazioni, di cui la più diffusa era quella di "Tiara" (τιάρα) o "mitra" La sua forma poteva subire varie modificazioni: una delle più frequenti era quella a cono, con la punta ripiegata in avanti: tale forma è quella detta modernamente "berretto frigio"; essa serve a distinguere, su monumenti greci e romani, personaggi storici o mitici, di stirpe orientale e barbara in genere. Ciò perché i Greci dell'età classica, come pure i Romani, non usavano di regola portare alcuna specie di copricapo all'infuori dell'elmo, o di speciali copricapo per lunghi viaggi (v. petaso). Si può ritenere, che, come la alōpekís in uso presso le popolazioni della Tracia, così anche la tiara frigia consistesse in origine di una pelle tagliata e cucita in modo da formare un cappuccio conico, con appendici ricadenti sugli omeri. Di tal genere è il copricapo con cui sono rappresentati i Traci che circondano Orfeo liricine in una nota pittura vascolare attica del sec. V a. C. La tiara frigia, di feltro o di pelle, si distingue dalla alōpekís unicamente in grazia del cono più alto, nonché della punta molto più accentuata, la quale, rivolta in avanti, si accartoccia facilmente e si ripiega su sé medesima, formando una delle sue caratteristiche principali. La tiara frigia era certamente distinta da vivaci colori, talora sontuosamente ricamata e gemmata, in armonia con l'apparenza vistosa dell'abito orientale. Presso i Persiani, gli Armeni e altri popoli dell'Oriente asiatico, la tiara costituiva un segno di distinzione. Unita con un aureo diadema, costituiva addirittura il distintivo dell'autorità regia. In taluni casi e negli esemplari più cospicui, il berretto frigio è munito di una cresta a punte, che dalla sommità scende fino alla nuca.

Nell'arte greca e romana la tiara è portata dai Persiani (si veda il grande vaso àpulo detto "dei Persiani") del Museo Nazionale di Napoli, da Tantalo, Anchise, Paride, Ganimede, Mida, le Amazzoni (per quanto la tiara sia in origine un copricapo maschile), e anche da personaggi del nord (Orfeo, Tamiri, Medea): Traci e Sciti. Per i Daci era segno di distinzione. Attributo divino è il berretto frigio di Mitra. Nell'arte cristiana lo portano i Re Magi.

Bibl.: O. Navarre, in Daremberg e Saglio, Dictionn. d. ant. gr. et rom., s. v.; R. Cagnat-Chapot, Manuel d'archéologie romaine, II, Parigi 1920, p. 366. Per il vaso "dei Persiani" e pitture vascolari affini, A. Furtwängler e C. Reichhold, Griech. Vasenmalerei, II, Monaco 1909, tav. 88 e testo relativo.

La tiara Papale. - È distinta in tre diademi sovrapposti e con in cima la croce. È detta perciò anche triregno. Non è d'uso liturgico, ma piuttosto segno d' autorità e di giurisdizione, usata nei cortei ufficiali, nelle proclamazioni ex cathedra, ecc., mentre la mitra è indumento liturgico sia del papa sia degli altri vescovi. Resta incerta la sua origine, per la scarsità di accenni documentarî e di raffigurazioni monumentali sino a tutto il secolo XII. Non si sa nemmeno se il primo cerchio fosse un diadema o un mero ornamento. Da Bonifacio VIII fu aggiunto un secondo diadema.

La prima rappresentazione che ci rimanga d'una tiara con tre diademi è nell'effigie tombale di Benedetto XII (morto nel 1342), conservata nel museo d'Avignone.

Bibl.: E. Müntz, La tiare pontif., in Mém. de l'Académ. des Inscr. et belles-lettres, XXXVI (1898).

Vedi anche
diadema Ornamento del capo, spesso d’oro con pietre preziose.  ● Secondo la tradizione fu invenzione di Dioniso. Sacerdoti e indovini portavano, come simbolo di consacrazione, una benda intorno alla fronte; questa servì a indicare il carattere religioso anche di cose, animali ecc. Come insegna di sovranità il ... Innocènzo VII papa Innocènzo VII papa. - Cosimo de' Migliorati (Sulmona 1336 - Roma 1406). Cardinale (1389), legato in Lombardia e Toscana (1390), fu eletto papa (1404) dai cardinali dell'obbedienza romana, con l'impegno di adoperarsi per concludere lo scisma, anche rinunciando alla tiara se necessario. Tuttavia, in seguito, ... Benedétto IX papa Benedétto IX papa. - Teofilatto (m. 1055 circa), figlio di Alberico III, fu fatto papa in età giovanile (secondo alcune fonti all'età circa di 12 anni) dal partito dei Tuscolani nel 1032. Ligio dapprima a Corrado II, che appoggiò contro Ariberto d'Intimiano, si inimicò con Enrico III, distaccando la ... Callisto III papa Alonso Borgia (Játiva, Valenza, 1378 - Roma 1458); segretario e consigliere di Alfonso d'Aragona, seppe rendersi assai utile alla S. Sede, provocando la rinuncia alla tiara da parte dell'antipapa Clemente VIII (1429); in premio fu creato vescovo di Valenza (1429). Per aver ottenuto più tardi la riconciliazione ...
Altri risultati per TIARA
  • tiara
    Enciclopedia on line
    Copricapo in tessuto o in pelle, in uso presso popoli dell’Asia e noto nel mondo greco con vari nomi, tra cui quello di mitra. La forma più frequente era quella a cono con la punta ripiegata in avanti, detta oggi comunemente berretto frigio (gr. ϕρίγιον «turbante»). Presso i Persiani, gli Armeni e altri ...
  • tiara
    Dizionario di Storia (2011)
    Copricapo usato dal papa, forse di origine persiana. La t. papale fu nell’Alto Medioevo un cappello conico con il bordo inferiore dorato.  Nel sec. 12° si aggiunse alla base una prima corona, alla fine del 13° sec., da Bonifacio VIII (1294-1303), ne fu aggiunta una seconda; nel 1334, da Benedetto XII ...
Vocabolario
tiara
tiara s. f. [dal lat. tiara e tiaras, gr. τιάρα e τιάρας (voce di origine persiana)]. – 1. Copricapo a forma di cono, di tessuto o di pelle (detto anche mitra, o berretto frigio se con la punta ripiegata in avanti), in uso anticam. nel...
cidàridi
cidaridi cidàridi s. m. pl. [lat. scient. Cidaridae, dal nome del genere Cidaris, e questo dal gr. κίδαρις «tiara»]. – In zoologia, famiglia di echinoidei regolari, caratterizzati da notevole sviluppo del peristoma e del periprocto (donde...
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