BRITANNICO, Tiberio Claudio Cesare (Tiberius Claudius Caesar Britannĭcus)
Figlio dell'imperatore Claudio e di Messalina, nato nel febbraio del 41 (meno probabile la data del 42, ricavata da un'espressione ambigua di Svetonio), e insignito per decreto del Senato del soprannome di Britannico in memoria della vittoriosa campagna in Britannia svoltasi sotto l'impero di Claudio. La fine tragica della madre Messalina e il matrimonio di Claudio con Agrippina, con la conseguente adozione da parte dell'imperatore del figlio di questa, il futuro imperatore Nerone, determinarono quella situazione falsa e pericolosa, nella quale B. doveva finire per soccombere. Dopo alcuni anni di isolamento, in contrasto col favore e gli onori tributati al suo fratello adottivo, B. stava forse per tornare in grazia del padre, quando la morte di Claudio (54) e l'abile politica di Agrippina che condusse alla proclamazione all'impero di Nerone, delusero definitivamente le speranze del più legittimo erede; ben presto i sospetti di Nerone verso B., motivati anche dalla condotta di Agrippina che, vedendosi sfuggire l'ascendente sul figlio, minacciava di far valere i dimenticati diritti del figliastro, spinsero l'imperatore a macchinarne la morte. Dopo un primo vano tentativo di avvelenamento, B., non ancor quattordicenne, soccombette ai veleni di Locusta (55). Fu sepolto nel mausoleo di Augusto.
Bibl.: H. Schiller, Gesch. der römischen Kaiserzeit, I, Gotha 1883, pp. 338-341, 356; H. Dessau, Geschichte der römischen Kaiserzeit, II, Berlino 1926, pp. 170-176; Groag, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, coll. 2685-2691.