PACCA, Tiberio
Prelato, nato a Benevento il 31 agosto 1786. Legatissimo allo zio, cardinale Bartolomeo ív.), lo accompagnò nella nunziatura di Lisbona e nella prigionia di Fenestrelle (1809-1811). La restaurazione del 1814 rivelò in Tiberio, prima delegato apostolico dí Civitavecchia, poi governatore di Roma (luglio 1816), doti non comuni di poliziotto. Ma Tiberio amava il gioco e le donne, e, per far fronte a cambiali che non poteva saldare, falsificò la segnatura di E. Consalvi coprendo le cedole col credito del Segretario di stato. Costretto a fuggire a Parigi, veniva soccorso sottomano dal nunzio monsignor Macchi e dallo zio cardinale (1820). Da Parigi passò a Torino, ove godé la protezione dell'ambasciatore di Francia E. de Montmorency-Laval e dei circoli clericali e pervenne a farsi nominare da Carlo Alberto applicato alla segreteria dell'Interno col grado d'intendente generale (28 febbraio 1835). Ma, avendo con le sue arti seminato zizzanie nel gabinetto piemontese, venne destituito nell'aprile 1835 e trascinò nella sua caduta il ministro A. Tondut di Lascarene, di cui aveva acquistato la piena fiducia. Morì a Napoli per colera il 29 giugno 1837.
Bibl.: Le vittime illustri del colera di Napoli, Napoli 1837, p. 71; C. Lovera e I. Rinieri, Solaro della Margarita, Torino 1931, III, p. 5 segg.