Scrittore e pubblicista ungherese (Budapest 1894 - ivi 1977); premio Kossuth nel 1948 e nel 1973. Uno dei maggiori narratori realisti della seconda metà del XX secolo, è stato autore di racconti, versi, drammi e soprattutto di romanzi.
Dopo aver compiuto studî di scienze politiche ed economiche, aderì al Partito comunista (1918), durante la Repubblica dei Consigli del 1919 fu membro del direttorio letterario, poi per alcuni anni visse all'estero; tornato in patria (1926), fu giornalista, traduttore, membro del movimento di resistenza, scrittore di successo, poi incarcerato (1956) per aver partecipato all'insurrezione d'ottobre, e infine riabilitato. Dimorò a lungo in diversi paesi europei.
Esordì surrealista con racconti (A két nővér "Le due sorelle", 1921), romanzi (Alkonyodik, a bárányok elvéreznek "Viene il crepuscolo, gli agnelli si dissanguano", 1924) e versi (Énekelnek és meghalnak "Cantano e muoiono", 1928), ma passò presto a romanzi (A befejezetlen mondat "La frase incompiuta", 1933; Felelet "Risposta", 1950-52; A kiközösítő, 1966; trad. it. Lo scomunicatore, 1969), racconti (A tengerparti gyár "La fabbrica sulla riva del mare", 1945; Niki, egy kutya története, 1956; trad. it. Niki, storia di un cane, 1957; Szerelem "Amore", 1963) e drammi (Tanuk "Testimonî", 1948; Itthon "A casa", 1948) a sfondo sociale, nei quali ricorrono spesso ricordi autobiografici. Altre opere: Képzelt riport egy amerikai popfesztiválról (1971; trad. it. Servizio immaginario su un pop-festival americano, 1973); A napok hordaléka ("Detrito dei giorni", 1972); Kedves bópeer (1973; trad. it. Caro suocero, 1981); Újabb napok hordaléka ("Detrito di altri giorni", 1975); A félfülű (1975; trad. it. L'uomo dall'orecchio mozzato, 1976).