TIBRONE
. Mercenario spartano, ufficiale nell'esercito assoldato da Arpalo. A Creta, forse l'autunno 324 o la primavera 323 a. C., T. uccise Arpalo, e, rimasto solo capo dei suoi 8000 mercenarî, seguì un appello di fuorusciti cirenaici, desiderosi di essere restituiti alla loro patria. T. combatté a lungo con diversa fortuna, riuscì a trarre dalla sua parte Barce ed Evesperide, a occupare il porto di Cirene (che, tuttavia, dovette poi evacuare), e a ottener il soccorso di 2500 mercenarî greci. Nonostante l'alleanza dei Cirenaici con le popolazioni barbare dell'interno e il tradimento del suo ufficiale Mnasicle di Creta, T. riuscì a riconquistare il porto di Cirene e assediò la città, mentre vi scoppiavano lotte civili. Il partito popolare appoggiava T., ma gli oligarchici ricorsero al satrapo macedonico dell'Egitto, Tolomeo di Lago, il quale inviò a Cirene il suo luogotenente Ofella. T., vinto, cercò scampo nella fuga, ma scoperto e condotto da Ofella, fu per suo ordine impiccato (322): e la Cirenaica divenne una provincia egiziana.
Bibl.: K. J. Beloch, Griech Gesch., IV, i, pp. 80-81.