tieffino
s. m. Insegnante abilitato mediante la frequentazione di un Tirocinio formativo attivo.
• L’hanno chiamata «la primavera dei tieffini», ma di buone notizie per ora, gli 11 mila docenti che hanno ottenuto l’abilitazione [...] non ne hanno avute. (Alex Corlazzoli, Fatto Quotidiano, 18 aprile 2014, p. 8) • Stefania Giannini, ha annunciato un concorso nella tarda primavera del 2015 per 17mila docenti. Gli aspiranti insegnanti però sono molti di più. Facendo un rapido conto degli abilitati, ossia di tutti coloro che hanno maturato un diritto alla cattedra, potenzialmente potranno partecipare al prossimo concorso, sia gli 11mila «tieffini» del primo ciclo che i 66mila passati attraverso i Pas. (Maria Chiara Furlò e Andrea Zitelli, Piccolo, 31 luglio 2014, p. 6, Attualità) • In strada, dietro lo striscione «No all’applicazione della legge 107, al preside-padrone che valuta, assume e licenzia», hanno sfilato precari di seconda e terza fascia, «tieffini» non ancora entrati nella macchina delle assunzioni, docenti di sostegno e delle scuole materne rimasti al palo e «tanti cinquantenni timorosi di chiudere la loro carriera sballottati ogni tre anni in una scuola diversa», diceva Piero Bernocchi, leader dei Cobas scuola. (Corrado Zunino, Repubblica, 14 novembre 2015, p. 22).
- Derivato dalla trascrizione della realizzazione fonetica della sigla Tfa con l’aggiunta del suffisso -ino2.
> Tfa.