Tigri
Uno dei due grandi fiumi dell'Asia anteriore, le cui sorgenti sono, come quelle dell'Eufrate (v.), nel Tauro armeno; attraversa il lago Hazar, poi, 150 km prima della foce, confluisce con l'Eufrate formando lo " Shatt al Arab " che sfocia, con un vasto delta, all'estremità settentrionale del Golfo Arabico.
È ricordato, assieme all'Eufrate, in Pg XXXIII 112, con riferimento all'Eunoè (v.) e al Lete (v.): Dinanzi ad esse Eufrates e Tigri / veder mi parve uscir d'una fontana, / e, quasi amici, dipartirsi pigri. I due fiumi sono erroneamente presi a esempio di corsi d'acqua che nascono da un'unica sorgente.
Secondo la Genesi (2, 10) quattro fiumi si originavano dalla stessa sorgente nel Paradiso terrestre: Fison, Gehon, T. ed Eufrate. Ma D. ha rifoggiato liberamente l'idrografia biblica dell'Eden, e qui il richiamo è da riportarsi non tanto alla Bibbia, quanto a compilazioni antiche e medievali (Plinio, Solino, Boezio Cons. phil. V I) in cui T. ed Eufrate sono citati come esempio tipico di fiumi nascenti da una stessa sorgente, e correnti in opposte direzioni (Mattalia).
È interessante notare come Lucano, invece, ben collocasse le sorgenti dei due fiumi, definendole non lontane (Phars. III 256-263); ivi nomina, però, un inesistente tratto di corso sotterraneo del Tigri. Tale notazione si ritrova nell'Ottimo.