timiditate
Si contrappone ad audacia, e indica quindi " mancanza di ardimento ", " pusillanimità ", che è una delle ‛ passioni ' dell'appetito irascibile, cioè di quelle che riguardano il bene e il male intesi come cosa ‛ ardua ' e difficile a conquistarsi o a eludere. La t. e l'audacia sono corrette dalla Fortezza, la quale è arme e freno a moderare l'audacia e la timiditate nostra (Cv IV XVII 4).
Ha invece il valore di " esitazione " l'unica occorrenza latina: Triphario nunc existente nostro ydiomate... cum tanta timiditate cunctamur librantes, quod hanc, vel istam... partem in comparando praeponere non audemus (VE I X 1). Vedi TIMIDO.