TIMON (Τίμων, Timon)
Figlio di Philippos, bronzista di Tebe, vissuto tra il IV ed il III sec. a. C.
È ricordato in una lista di nomi, forse di artisti (Brunn) rinvenuta a Tebe (I.G., vii, 2430). L'iscrizione si data tra la fine del IV sec. e gli inizî del III a. C., per i caratteri epigrafici, cronologia che coincide con quella di un personaggio attico, Eutiphron figlio di Theopompos, la cui statua era stata firmata da T. sull'acropoli di Atene (I. G., ii-iii, 3857); probabilmente si tratta del medesimo scultore ricordato da Plinio nell'elenco dei bronzisti che avevano eseguito atleti, armati, cacciatori ed offerenti (Nat. hist., xxxiv, 91).
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, 1568, 1577, 2071 s.; H. Brunn, Gesch. Griech. Künstler, I, Stoccarda 1889, pp. 293; 296; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, VI A, 1936, c. 1303, s. v., n. 15; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXXIII, 1939, p. 181; L. Laurenzi, Ritratti greci, Firenze 1941, p. 53; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946, p. 112; per l'iscrizione di Tebe, v. theibadas.