TIMOTEO I
Fu un celebre katholikós, cioè primate o patriarca della chiesa. nestoriana, morto nell'823. Dopo essere stato vescovo di Bēth Baggāsh fu nominato katholikós in un sinodo del 779. Egli seppe accattivarsi le simpatie dei califfi al-Mahdīe Hārūn ar-Rashīd e riuscì a sviluppare e rafforzare l'organizzazione della sua chiesa, la quale portò la propria attività fino nell'India, nel Turkestān, in Cina e nello Yemen.
Egli compose in siriaco alcuni canoni ecclesiastici, un libro sulle decisioni giuridiche e sulle divisioni delle eredità, un rapporto sul suo colloquio o dialogo di carattere religioso col califfo al-Mahdī, scrisse un libro sulle stelle e mandò ai suoi corrispondenti una grande quantità di lettere su soggetti interessanti, tra i quali va annoverata anche la filosofia aristotelica. Scrisse anche altre opere di minor conto.
Bibl.: R. Duval, La littérature syriaque, Parigi 1907, p. 382; A. Baumstark, Geschichte der syrischen Literatur, Bonn 1922, pp. 217-218; J. Labourt, De Timotheo I Nestorianorum patriarcha et christianorum condicione sub chaliphis Abbasidis, Parigi 1904; O. Braun, Timothei Patriarchae I epistolae, in Corpus Scriptorum Christianorum Orientalium, Scriptores Syri, II, t. LXVII, ivi; E. Sachau, Syrische Rechtsbücher, II, Berlino pp. 53-117.