TINDAREO (Τυνδάρεως, Tundareus, Tyndareus, Tyndarus)
Figlio di Oibalo, re spartano, e della naiade Bateia (Apollod., ii, 21) o, secondo altra tradizione, di Gorgophone (Apollod., ii, 13.21), re di Sparta e di Amicle. Marito di Leda e padre di Clitennestra, è legato talora ai Dioscuri e ad Elena, nati dall'uovo di Leda.
Compare in due figurazioni della ceramica a figure nere. Nell'anfora di Exekias dei Musei Vaticani (344) che porta da un lato Aiace ed Achille che giocano ai dadi, è raffigurato sull'altro lato il ritorno dei Dioscuri, con Castore che porta il cavallo verso Tindareo. La partenza dei Dioscuri, invece, alla presenza di T., compare su un'anfora del Pittore di Edimburgo al British Museum (B 170). Nella ceramica a figure rosse T. ricorre assai frequentemente, quasi sempre nella scena della nascita di Elena dall'uovo alla presenza di Leda e T., e spesso anche dei Dioscuri. Così figura in una tazza del Pittore di Xenotimos a Boston (99.539), in un cratere del museo di Bologna (317), in un'idria di Berlino (4533), in un cratere di Polion a Bonn (78), in un cratere del Pittore di Kadmos a Vienna (869), in frammenti di cratere di stile vicino al Pittore di Kadmos a Bonn (1216, 1-14), in un cratere del Pittore di Nildas a Vienna (2000), in un cratere del Pittore di Semele a S. Agata de' Goti (Collezione Mustilli), in una pelìke del Pittore di Kiev all'Ermitage di Leningrado (St. 2188). In una tazza di Makron a Berlino (2291) T. compare nella scena del rapimento di Elena da parte di Paride.
Nella scultura T. figurava nella decorazione del Trono di Amicle (in lotta con Eurytos) e nella base della Nemesi di Ramnunte (Paus., i, 33, 7 s.). Anche su un sarcofago ad Aix-en-Provence compare T. nella scena della nascita di Elena dall'uovo.
T. fu riconosciuto accanto a Leda e ai figli pure in un dipinto pompeiano, ma tale interpretazione è poi caduta ad esame più approfondito.
(Per T. nell'arte etrusca, v. tuntle, vol. vii, p. 1031).
Monumenti considerati. - Anfora del Vaticano: J. D. Beazley, Black-fig., 1956, p. 145, n. 13. Anfora di Londra: J. D. Beazley, Black-fig., 1956, p. 671, n. 1. Tazza di Boston: J. D. Beazley, Red-fig.2, p. 1142, n. 1. Cratere di Bologna: G. Pellegrini, Catalogo dei vasi greci dipinti delle necropoli felsinee, Bologna 1912, p. 157. Idria di Berlino: Kekulé, op. cit. in bibl., p. 698, tav. 9. Cratere di Bonn: J. D. Beazley, Red-fig.2, p. 1171, n. 4. Cratere di Vienna 869: J. D. Beazley, Red-fig.2, p. 1185, n. 10. Frammenti di Bonn: J. D. Beazley, Red-fig.2, p. 1188. Cratere di Vienna 2000: J. D. Beazley, Red-fig.2, p. 1334, n. 17. Cratere di S. Agata de' Goti: J. D. Beazley, Red-fig.2, p. 1344, n. 1. Pelìke di Leningrado: J. D. Beazley, Red-fig.2, p. 1346, n. 2. Tazza di Berlino: J. D. Beazley, Red-fig.2, p. 459, n. 4. Sarcofago di Aix: C. Robert, Sarkophagrel., II, tav. II, 2. Pittura pompeiana: K. Schefold, Die Wände Pompejis, Berlino 1957, p. 105 (15).
Bibl.: R. Kekulé, Die Geburt der Helena aus Ei, in Sitzungsberichte der Preussischen Akademie, Berlino 1908; J. Schmidt, in Roscher, V, 1916-24, c. 1406, s., s. v. Tyndareos; C. v. der Kolf-W. Brandestein, in Pauly-Wissowa, VII A, 1948, c. 1756 ss., s. v. Tyndareos.