TIOETERI
. Solfuri di radicali organici (R)2S, che si ottengono dai solfuri alcalini per azione degli alogenoalchili o degli alchilsolfati alcalini 2C2H5J + Na2S → (C2H5)2S + 2NaJ, o anche con gli stessi reagenti sulle mercaptidi alcaline:
e anche dalle piombomercaptidi per riscaldamento:
I tioeteri della serie alifatica (alchilsolfuri) sono generalmente liquidi insolubili in acqua, bollenti a temperatura superiore ai corrispondenti mercaptani, contrariamente a quanto si verifica per gli ossigenoeteri.
Allo stato di chimica purezza presentano odore etereo non sgradevole. Anche nei tioeteri lo zolfo, come l'ossigeno degli ossigenoeteri, forma composti di addizione con gli alogenoalchili, dando i sali di solfonio (così chiamati per analogia coi sali di ammonio e di ossonio)
i quali con ossido di argento umido si trasfomiano nelle solfoniobasi:
Le solfoniobasi possono venir salificate anche dall'acido solfidrico con formazione di solfuri di solfonio della formula generale [(R)3S]2S. Per ossidazione si ottengono dai tioeteri i solfoossidi e i solfoni:
Tioeteri tecnicamente importanti sono specialmente il solfuro di β, β′ − dicloroetile (Cl−CH2−CH2)2S o iprite, usato come sostanza aggressiva in guerra e il solfuro di 2-benzotiazile
accelerante della vulcanizzazione del caucciù. Il disolfuro di allile (CH2=CH−CH2)2S2 assieme al corrispondente tri- e tetra-solfuro costituisce la parte principale dell'olio essenziale di Allium sativum e per riduzione dà il monosolfuro (C3H5)2S, il quale possiede pure forte odore di aglio.