TIORBA
. Strumento a corde pizzicate, della famiglia dei liuti (v.). Venne in uso sulla fine del Cinquecento e nei primi anni del seguente secolo. Era molto adatto per accompagnare le voci e Giulio Caccini se ne serviva con straordinaria perizia per le esecuzioni delle sue arie, mentre l'arciliuto - che ne era un derivato - pareva meglio convenire all'esecuzione delle arie e delle musiche da concerto. A Roma la tiorba era più comunemente nota sotto il nome di chitarrone.
La tiorba era strumento a doppio manico; nell'uno era collocata la normale tastiera del liuto, nell'altro, più lungo, erano poste le corde che si toccavano a vuoto. Le corde appaiate erano quattordici e sedici ed erano parte di lamina e parte di budello. La tiorba non aveva una sonorità molto intensa, ma sosteneva molto bene, con la pienezza del suo timbro, la voce umana e per questo era adoperata nelle primitive orchestre per eseguire la parte del basso continuo.