TIPTOLOGIA (dal gr. τύπτω "batto, colpisco" e λόγος "parola")
È la forma più semplice di ricezione delle "comunicazioni" di tipo medianico, e consiste nella traduzione in parole e in frasi dei colpi battuti dai piedi di un tavolo o di altro mobile.
Per quanto la voga dei "tavolini parlanti" si sia diffusa sopra tutto nei primi tempi del movimento spiritistico (v. spiritismo), pratiche del genere sembrano assai più antiche, e se ne ha notizia, p. es., in Ammiano Marcellino e in Tertulliano. In tempi moderni, e subito dopo il primo sorgere dello spiritismo, fu riconosciuto che la legge meccanica della "composizione delle forze" (ossia delle pressioni e trazioni di coloro che tengono le mani sul tavolo) spiega i movimenti di questo senza ricorrere a ipotesi metadinamiche. Dove questa legge non può applicarsi, non si è più nel campo della tiptologia (che come tale è una delle tante espressioni di automatismo o semiautomatismo psichico, individuale o di gruppo) e si sconfina in quello dei fenomenci paracinetici e telecinetici (v. telecinesi). La tiptologia può (ma non deve necessariamente) assumere carattere metapsichico, e ciò qualora le comunicazioni ottenute non siano riconducibili alle mentalità conscie o inconscie dei presenti.
Bibl.: V. psichica, ricerca; spiritismo.