DIONISIO, tiranno di Eraclea del Ponto
Figlio di Clearco e fratello di Timoteo, di cui fu dapprima socio e a cui nel 337 a. C. successe nella signoria della città. Approfittando dello sfacelo della potenza persiana in Asia Minore, seguito alla battaglia sul Granico, e destreggiandosi abilmente contro i tentativi dei fuorusciti di ottenere da Alessandro Magno la restaurazione della costituzione democratica di Eraclea, riuscì a consolidare e allargare considerevolmente il suo potere. Molto gli giovò anche il matrimonio con Amastri, figlia di Oxatre e divorziata da Cratero, allorché questi sposò la figlia. di Antipatro, Fila. Nelle lotte fra i Diadochi, alla morte di Alessandro, D. si appoggiò ad Antigono Monoftalmo, al cui nipote Tolomeo dette in moglie una sua figlia. Dopo 32 anni di saggio e umano governo, che gli valse il soprannome di "buono" (ὁ χρηστός) e durante il quale assunse anche titolo regio, D. morì nel 305, lasciando due figlioli affidati alla tutela della loro madre Amastri.
Bibl.: B. Nise, Gesch. der griech. und maked. Staaten, Gotha 1893, I, 345; Kaerst, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, coll. 912-13.