Tiro
Città fenicia, originariamente situata su un’isola prospiciente la costa libanese, a S di Beirut. Già insediata sin dal 3° millennio a.C., raggiunse ampia fioritura nell’età di Tell al-‛Amarna (ca. 1400 a.C.) sotto controllo egiziano; e poi ancora (in piena autonomia) dopo il 1000. La Bibbia narra di un Hiram, re di T., che aiutò Salomone a costruire il tempio di Gerusalemme. Più volte assediata dai re assiri, strinse un trattato con Esarhaddon (677 a.C.). Fu la madrepatria della maggior parte delle colonie fenicie nel Mediterraneo. Crollato l’impero assiro, T. cercò di ampliare la sua influenza (un quadro del suo commercio è inserito nel libro di Ezechiele), ma fu conquistata da Nabucodonosor (573 a.C.); passò poi al dominio persiano, fino all’arrivo di Alessandro Magno. Da questi la città venne congiunta alla costa mediante una diga che ne permise l’espugnazione (332 a.C.); intorno a essa si accumularono depositi di sabbia che trasformarono nel corso del tempo l’isola in penisola.