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Wolff, Tobias

di Giovanna Ferrara - Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2007)
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Wolff, Tobias

Giovanna Ferrara

Scrittore statunitense, nato a Birmingham (Alabama) il 19 giugno 1944. Dopo aver studiato alla Oxford University e alla Stanford University, ha cominciato a vivere tra New York e la California, insegnando scrittura creativa e letteratura. Considerato l'erede di quel realismo americano che va da E. Hemingway a R. Carver, si è cimentato in due generi narrativi: il racconto e l'autobiografia. La sua prima raccolta, In the garden of North American martyrs: a collection of short stories, uscita nel 1981, è stata accolta dal favore della critica. Il lungo racconto The barracks thief (1984; trad. it. Il colpevole, 2002) è stato premiato con il Pen/Faulkner Award for Fiction nel 1985; l'azione si svolge nel North Carolina, dove tre giovanissimi diplomati attendono di andare a combattere in Vietnam mentre vengono ignorati e trattati come outsiders dai loro compagni; il sospetto finirà quindi per ricadere su di loro quando si scoprirà che è stato compiuto un furto.

W. percorre invece la strada dell'autobiografia in This boy's life: a memoir (1989; trad. it. Un vero bugiardo, 1990), dove il piccolo Toby Wolff, insieme esilarante e insopportabile, è un bambino alla ricerca di una strada per crescere. Il libro, premiato con il Los Angeles Book Award come migliore autobiografia, è il ritratto di un'infanzia fatta di piccole e di grandi crudeltà, di gioie e di frustrazioni, in cui Toby, per difendersi da una madre instabile, ha una sola e unica possibilità: mentire, mentire per salvarsi e per sopravvivere. Nel 1994 è uscito il libro In pharaoh's army: memories of the lost war (trad. it. 1996), il cui protagonista, un ufficiale americano, a causa della noia e per mancanza di alternative esistenziali, parte per il Vietnam. Assegnato alla calma zona del delta del Mekong, l'uomo improvvisa un fiorente traffico di souvenir di guerra, fucili orientali e altri oggetti kitsch. Egli è un antieroe, è l'uomo dello straniamento e dell'assurdo, che vive nella paura di tutto ciò che potrebbe accadere: l'eventuale attacco dei vietcong, quello di un nemico invisibile, il momento in cui dovrà finalmente dimostrare a sé stesso di meritare la stima dei superiori; e la fine stessa del periodo bellico, quando, tornato alla vita civile, dovrà affrontare una temuta normalità.

W. ha pubblicato in seguito racconti dalla tonalità allucinata e violenta come Night in question: stories (1996; trad. it. Proprio quella notte, 2001). Ambientato nel 1960 è Old school: a novel (2003; trad. it. Quell'anno a scuola, 2005), dove E. Hemingway si reca a far visita alla Hill School, in Pennsylvania, allo scopo di consegnare un premio allo studente che scriverà il miglior racconto. Il ragazzo più indigente e complessato sogna di scrivere, come forma di riscatto sociale, quello più bello; ma farà solo un plagio, presto scoperto. Esplode lo scandalo e il ragazzo viene cacciato dalla scuola. Raccontata vent'anni più tardi dal protagonista, diventato affermato scrittore, la vicenda diventa l'emblema della fine di un sogno e insieme la metafora di una più generale perdita dell'innocenza.

Lo stile di W., asciutto e quasi desolato, è consono ai luoghi e ai fatti poco rilevanti e privi di eroismi nei quali si muovono i personaggi dei suoi racconti, perfettamente a loro agio nella provincia americana avara di sogni prima ancora che di eventi. W. è un outsider e chi ha letto la sua produzione narrativa sa quanto possa essere difficile capire l'America, e si interroga su dove si nasconda l'eroismo, l'altra faccia dell'inutilità, del senso di vuoto, di una banalità che suscita disperazione. Tuttavia lo scrittore ha sempre un intento etico, mai didascalico o ammonitorio. Alcuni racconti sono allegri e commoventi, altri raggelanti, tutti, però, è presente il tema della riflessione sulla condizione umana.

bibliografia

J. Hannah, Tobias Wolff: a study of the short fiction, London-New York 1996.

Vedi anche
Raymond Carver Scrittore statunitense (Clatskanie, Oregon, 1938 - Port Angeles, Washington, 1988). Approdato alla letteratura dopo una giovinezza difficile (esordì con libri di versi fra cui Winter insomnia, 1970; At night the salomon move, 1976), si affermò nel 1976 con i racconti di Will you please be quiet, please? ... Ford, Richard Scrittore statunitense (n. Jackson, Mississippi, 1944). Ha esordito nel 1976 con il romanzo A piece of my heart, che risentiva dell’influenza di W. Faulkner. A esso sono seguiti numerosi romanzi e raccolte di racconti, tra cui: The ultimate good luck (1981); The sportswriter (1986); Rock springs (1987); ... Franzen, Jonathan Scrittore statunitense (n. Western Springs, Illinois, 1959). Trascorsa la prima parte della sua vita in un  tranquillo sobborgo di St. Louis, periodo poi descritto nell'autobiografico The discomfort zone (2006, trad. it. 2006) e laureatosi allo Swarthmore College (1981), studiò poi alla Freie Universität ... Williams, William Carlos Poeta statunitense (Rutherford, New Jersey, 1883 - ivi 1963). Cresciuto artisticamente a contatto con le avanguardie newyorchesi, Williams, William Carlos mostrò nei suoi primi versi, primi fra tuttiThe tempers (1913), di aver sentito l'influsso della poetica di E. Pound. La sua vasta produzione in versi ...
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Vocabolario
wolffia
wolffia 〈vòlfia〉 s. f. [propr., forma lat. scient., Wolffia, dal nome del medico ted. J. F. Wolff († 1806)]. – Genere di piante lemnacee, con una decina di specie di cui una in Italia, Wolffia arrhiza, che è la pianta vascolare o tracheofita...
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